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La cooperativa N.O.I., integrazione socio-lavorativa che rispetta ambiente e territorio

Le scarpe ecocompatibili con materiali riciclati e la pasta a Km Zero
 |  Enogastronomia moda turismo

Nel 2000, alla fine di un percorso articolato, che ha avvicinato al mondo del lavoro 15 persone affette da disabilità motoria, grazie alla collaborazione tra l’Azienda ULSS 8 di Asolo, la cooperativa sociale “Vita e Lavoro” e un gruppo di genitori, il tutto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, è nata la cooperativa sociale Nuovi Orizzonti Informatici (n.O.i.), di Castelfranco Veneto , «con un imprinting formativo che caratterizza da sempre le sue scelte, basate sulla solidarietà come valore fondamentale per rispondere a bisogni concreti, nel completo interesse della comunità». Si tratta di Una Cooperativa Sociale di tipo B di nuova concezione: crea opportunità di inserimento lavorativo mirate alle persone “svantaggiate”, una definizione che individua un gruppo eterogeneo, casi particolari non sempre contemplati fra le categorie protette e che allo stesso tempo faticano ad essere assorbiti dal mercato del lavoro. «N.O.I. – dicono alla cooperativa - nasce proprio per venire incontro a persone affette da malattie fisiche, sensoriali o organiche anche altamente invalidanti, a chi necessita di orari di lavoro personalizzati, a chi non trova lavoro a ridosso della pensione. Una grande capacità operativa e una visione imprenditoriale sono al servizio della natura sociale, per dare vita a un’integrazione socio-lavorativa a 360 gradi».

In 16 anni N.O.I. è diventata un esempio di successo nel realizzare l'integrazione socio-lavorativa di persone definite dagli standard Ue “svantaggiati sociali”, cioè in condizione di difficoltà, con un occhio di riguardo all'ambiente e al potenziale del territorio e continua un’opera di sviluppo interno ma anche di arricchimento del territorio che l’ha portata ad essere un riferimento professionale per le istituzioni del territorio veneto.

Sono molte le collaborazioni con i Comuni della Marca Trevigiana, per i quali presta servizio di front office, di gestione museale e bibliotecaria, ma anche in servizi di data entry, di riordino ed inventariazione degli archivi comunali. Attività in cui vengono impiegate 16 persone, di cui 3 con disabilità. 

N.O.I.  ha creato anche  due realtà cooperative, Venethica e Pastificio Veneto, riunite in NOI Group, per sensibilizzare su più fronti: quello socio-lavorativo, assumendo persone a rischio disoccupazione, quello della ricchezza territoriale, recuperando il know-how, i macchinari e la produzione di attività destinate a chiudere, quello ambientale con chiari messaggi di ecosostenibilità.

Alla cooperativa spiegano che «Venethica rappresenta un passo in avanti verso un progresso dal percorso “etico”, il compromesso tra moda e aiuto sociale. Le sue scarpe sono prodotte secondo le tradizionali regole manifatturiere, con standard di alta qualità, e destinate a durare nel tempo. Inoltre vengono realizzate totalmente in materiali ecocompatibili: la tomaia nasce dalle manichette antincendio riciclate, i riporti sono in riso e cereali, tintura e colle sono ad acqua, la suola è interamente biodegradabile. Dalla natura hanno origine e alla stessa ritornano».

Materie prime inusuali, accostamenti gourmet e integrazione sociale, sono invece gli ingredienti con i quali  la cooperativa Pastificio Veneto realizza pasta trafilata lunga, cappelletti, e altri formati basati su genuinità degli ingredienti e territorialità: «Un’impresa che dona un’attenzione particolare alle donne, cuore dei nuclei famigliari – dicono al Pastificio - . Ecco che Ravioli al brasato di manzo con sfoglia al vino Refosco dal peduncolo rosso o Ravioli con funghi di bosco e formaggio Morlacco, o ancora, Tortelli Speck e Asiago DOP diventano veicolo all'integrazione».

Scegliere i servizi e i prodotti di queste cooperative significa compiere un atto ricco di significati, un simbolo per la propria collettività, oltre che un gesto d’amore verso sé stessi.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.