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Ieri è tornato l’Overshoot day per l’Italia, appena in ritardo rispetto all’appuntamento dell’anno scorso (15 maggio). Il “giorno del superamento” ci avverte che, a da oggi e per il resto dell’anno saremo in debito col pianeta, erodendo il capitale naturale che sostiene il benessere della nostra società. «L’Overshoot day ci ricorda l’urgenza di adottare azioni concrete per invertire la tendenza del consumo eccessivo delle risorse del nostro Paese», avverte Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia. L’arrivo dell’Overshoot day è calcolato ogni anno dal Global footprint networ...

L'Editoriale

Perché per siccità e alluvioni non ci sono più le mezze stagioni. Effetto Global Change sull'acqua

Mauro Grassi
Mauro Grassi
Siamo a maggio, e molti corsi d’acqua improvvisamente sono in piena, soprattutto al nord. Ieri sono esondati il Lambro e il Seveso in Lombardia. Oggi in Veneto rompe gli argini il fiume Muson e allaga. Insomma, non ci sono più le mezze stagioni e se, con meteorologi ed esperti, eravamo in attesa solo del grande caldo e della probabile conseguente stagione siccitosa, dobbiamo invece difenderci in piena primavera da una meteorologia di tipo autunnale. C’è già chi, con la solita alzata di spallucce, grida al complotto della “grande truffa” del cambiamento climatico, ti incalza e ti chiede: ma allora il caldo estremo, la diminuzione delle precipitazioni, le siccità, sono tutte invenzioni? E l’aumento della temperatura? Pensa che stanotte ho dormito col piumone! E così via, da un bar all’altro, da un social all’altro. Il fatto è che il cambiamento climatico è una cosa seria, certificato e studiato e rappresentato in una miriade di studi su riviste scientifiche di ricercatori e studiosi di tutto il mondo, come seri sono i suoi impatti. Ma spesso viene ridotto dai media, e anche da alcuni “cultori della sciagura”, come una sorta di “evento biblico” con fenomeni e relativi impatti eco...
Il casco ecologico per nuovi bikers

Il casco ecologico per nuovi bikers

Chi ama la biciletta ama anche l’ambiente ecco che allora l’industria propone accessori, come il casco, prodotti con materiali con un minimo impatto ambientale. Le ultime novità vengono dalla Svezia e dal Portogallo con caschi fatti con plastica riciclata, cellulosa o sughero.
L’azienda svedese ha dimostrato che la nanocellulosa è otto volte più resistente dell’acciaio, per quanto riguarda il riciclo della plastica si va da un minimo del 50% fino al 100% utilizzando anche le reti da pesca. Infine, dal Portogallo arriva Flattie il casco pieghevole, leggero e fatto di sughero

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