Verde pubblico a Portoferraio: l’ufficio che non c’è e il piano del verde pubblico fantasma
Il suggerimento pacato e ben argomentato che, a firma “un commerciante” che è stato proposto con un intervento sulla stampa alla comunità di Portoferraio (https://www.elbareport.it/scienza-ambiente/item/71249-l-assolata-darsena-medicea-e-la-calata,-dove-%C3%A8-urgente-ripiantare-alberi) non può che trovare il nostro appoggio e la solidarietà di Legambiente Arcipelago Toscano e ha molte buone ragioni per essere accolto e realizzato. Per sostenerlo e segnalarlo abbiamo cercato nel sito ufficiale del Comune di Portoferraio tramite un accesso effettuato lunedì 12.01.2025 alle ore 19:11 l’ufficio che si occupa della gestione del verde pubblico o almeno un referente responsabile. All’Ufficio Urbanistica e Assetto del Territorio troviamo un telefono e una mail ma nulla sul verde nel sunto delle competenze. In mancanza di alternative abbiamo aperto allora la pagina relativa all’Ufficio Aree Protette, Parchi Naturali, Protezione naturalistica e Forestazione (https://www.comune.portoferraio.li.it/uffici-e-servizi/aree-protette-parchi-naturali/) e questo è il risultato:
Ufficio aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione
Dove rivolgersi:
Comune di Portoferraio – Via G. Garibaldi, 17 – 57037 – Portoferraio (LI)
Telefono:
E-mail:
Orario:
Responsabile del servizio:
Competenze:
In pratica il vuoto, non un telefono, una email, un responsabile, un sunto delle competenze. E ovviamente nemmeno l’orario di apertura. In tutto lo staff Comunale non sembra esistere chi si occupa della cura, della sicurezza e dell’implementazione del patrimonio Verde della città.
Nel Convegno “Il verde urbano nel clima che cambia” voluto e finanziato da Legambiente Arcipelago Toscano tenutosi a Portoferraio nell’ormai lontano 2021, che aveva visto la presenza oltre che dell’ex Sindaco Angelo Zini, del Ten Col. Cipriani-Comandante del Reparto Parco CC Forestali, dei Professori Lorenzini (Università di Pisa), Ferrini (Università di Firenze) e Petri (Istituto Cerboni), e di Marco Rinaldi, arboricoltore fondatore di Alberi Maestri, l’Amministrazione allora in carica aveva dato ampie rassicurazioni circa la programmazione del censimento del verde, l’adozione del Piano del Verde Comunale e la stesura del Regolamento del Verde, gli strumenti quadro in grado di permettere una politica locale del verde pubblico efficace e produttiva, in grado di tutelare il patrimonio arboreo esistente senza mettere a rischio la sicurezza dei cittadini. Nulla di questo è stato fatto dalla precedente Amministrazione e, in perfetta continuità, nulla di questo è stato preso in considerazione dall’attuale amministrazione, anzi, e sempre in perfetta continuità con la precedente, anche dall’attuale amministrazione l’unica politica considerata auspicabile è continuata ad essere quella della motosega. Ne fa testo la volontà manifestata a Dicembre di procedere al taglio indiscriminato dei pini di San Giovanni, volontà che al momento sembra essere stata saggiamente messa in “pausa” di riflessione, visti i più che numerosi, pressanti appelli e interventi di cittadini e Associazioni sia locali che regionali che nazionali.
Sembra evidente che dovere dell’Amministrazione di Portoferraio sia, una volta spenta la motosega e riaccesa la pianificazione del territorio, quello di procedere senza più indugi ad adottare il quadro normativo che permetta al capoluogo elbano un approccio corretto alla gestione del verde pubblico, mantenendo, implementando e valorizzando un patrimonio fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini e l’accoglienza degli ospiti.