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Giani in visita alla Cross: «Buona l’intesa con la Protezione civile sul fronte della prevenzione»

A Pistoia insieme a Fabio Ciciliano e al presidente della Toscana anche l’assessora Monni, che accusa il governo di aver dimenticato la Regione: «Servono 1,1 miliardi di euro da dedicare alla ricostruzione posto alluvione del novembre 2023»
 |  Toscana

«Con il capo della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, che ringrazio per aver voluto visitare la Cross qui a Pistoia, abbiamo fatto una buona intesa e impostato il lavoro per ciò che riguarda i rimborsi post calamità e la possibilità per la Regione di sviluppare opere per la difesa del suolo». Eugenio Giani parla al termine della visita insieme a Ciciliano alla sede operativa della Centrale remota operazioni di soccorso sanitario (Cross) di Pistoia. «Del resto – aggiunge il presidente della Regione Toscana – siamo di fronte ad un susseguirsi di emergenze che non sono più straordinarie, ma ordinarie. Basti pensare che in 15 mesi tra il 2022 e il 2023 ho dichiarato per ben 7 volte lo stato di emergenza regionale, mentre precedentemente era tanto se lo facevamo una volta l’anno. Occorre puntare con sempre maggior decisione alla prevenzione dei fenomeni. Stiamo ancora lavorando sugli effetti dell’alluvione che nel novembre 2023 ha colpito l’area tra Firenze e Pistoia e più di cento comuni toscani. Con una legge regionale abbiamo anticipato i rimborsi e messo risorse regionali per 25 milioni per 3.000 euro a famiglia a circa 12.000 famiglie, che si aggiungono ai 67 stanziati dalla Protezione civile nazionale. Sono però necessarie opere per 3-400 milioni per risagomare i fiumi ed impedire future esondazioni. Insomma la Protezione civile regionale deve avere priorità di azione in stretto collegamento con il livello nazionale».

Eugenio Giani sottolinea poi come anche le imprese stiano ottenendo fino a 20.000 euro, ma che accanto ai ristori per gli ingenti danni subiti da famiglie e aziende è fondamentale puntare sugli interventi di difesa del suolo necessari a mettere in sicurezza il territorio. «Fin dal 7 febbraio scorso – conclude il presidente – abbiamo inviato a Roma l’elenco degli interventi da fare. Assommano a più di 1 miliardo di euro, ma per il momento sarebbe sufficiente che arrivassero dal governo 300 milioni. Ho chiesto al ministro Fitto che ci possano arrivare attraverso il Pnrr e stiamo aspettando che questo si concretizzi».

Giani, prima di lasciare la Cross, non ha mancato di ringraziare per il loro lavoro i componenti della Centrale e il suo coordinatore Piero Paolini, sottolineando il ruolo del volontariato che svolge una funzione essenziale e che ha ben 550 presidi sul territorio nei 270 Comuni che compongono la Toscana.

In visita alla Cross insieme a Giani e Ciciliano anche l’assessora regionale alla Protezione civile, Monia Monni, che rispondendo a una domanda dei giornalisti spiega: «La Regione ha fatto un percorso molto serrato per terminare gli interventi di somma urgenza e di ripristino dei danni dell’alluvione del novembre 2023, ma il governo si è dimenticato della Toscana». Monni ricorda che la Regione ha investito per quella voce 160 milioni, spendendoli tutti. «Però ad oggi niente sappiamo degli interventi di ricostruzione, tanto che stamani ne abbiamo chiesto notizia al nuovo capo del dipartimento, che siamo molto felici abbia voluto essere alla Cross di Pistoia per la sua prima visita istituzionale. A lui abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione perché l’evento del 2 novembre scorso ha superato ogni possibile pianificazione. Così abbiamo bisogno di 1,1 miliardi di euro da dedicare alla ricostruzione per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteoclimatici. E siamo molto preoccupati per ciò che può accadere nel prossimo inverno. Ciò che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ma senza adeguate risorse è impossibile dare al territorio quello di cui ha bisogna».

L’assessora regionale alla Protezione civile fa sapere che gli osservati speciali sono lo Iolo-Bardena e il Bagnolo, ai quali verranno dedicati 500 milioni di risorse regionali per fare le necessarie progettazioni ed essere pronti per quando il governo deciderà di concedere le risorse necessarie, e l’area di Campi Bisenzio, dove la Regione non si fermerà fino a quando non saranno ripristinate condizioni di sicurezza.

Monia Monni ha poi concluso la visita dicendo che «la Toscana mette a disposizione dell’intero Paese l’eccellenza rappresentata dalla Cross» e sottolineando come in mattinata siano «arrivate risposte molto cortesi e di assoluta collaborazione rispetto alle nostre richieste e la promessa di un coinvolgimento anche della Comunità europea, perché siano riconosciuti i finanziamenti del fondo di solidarietà internazionale e per una parità di trattamento tra Emilia Romagna e Toscana. Confidiamo nell’impegno – è la conclusione - che c’è stato finora con il dipartimento nazionale della Protezione civile, anche se qui c’è una scelta politica di fondo da fare: il governo deve decidere se la Toscana è una priorità, in che misura lo è e dedicarle risorse in quantità sufficiente e in tempi brevi».

Redazione Greenreport

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