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Oli alimentari: dal 10 giugno cambiano le modalità di conferimento

 |  Alia Servizi Ambientali SpA

Da domani, 10 giugno, nelle aree di Firenze e Prato, gestite da Alia Servizi Ambientali SpA, cambia la modalità di raccolta degli oli alimentari esausti.

Nelle 100 postazioni presenti sul territorio l’olio alimentare esausto dovrà essere conferito direttamente con bottiglie (acqua e bibite) e flaconi (detergenti e detersivi) usati. Presso i box non saranno quindi più disponibili i secchielli.

Alia Servizi Ambientali SpA invita, quindi i cittadini ad incrementare le proprie pratiche virtuose e la sostenibilità, spingendo la modalità con “contenitore a perdere”, ed il riuso di contenitori di comune utilizzo domestico.

La corretta gestione di un rifiuto molto impattante come l’olio esausto è fondamentale, dal momento che l’errato conferimento negli scarichi delle cucine, oltre a danneggiare le fognature, inquina falde acquifere e mare; gli oli vegetali esausti (quelli della frittura, ma anche quelli dei vasetti di tonno, o dei sottoli per esempio) se correttamente raccolti possono essere avviati al riciclo per la produzione di biocarburanti.

La nuova modalità di conferimento, maggiormente pratica per l’utente, sarà affiancata dal posizionamento di contenitori sul territorio, a partire da quelli presenti nel Comune di Firenze. Il piano di sostituzione proseguirà per tutto il periodo estivo ed interesserà anche i comuni di Agliana, Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Calenzano, Cantagallo, Carmignano, Fiesole, Figline Incisa v.no, Greve in Chianti, Montale, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Quarrata, Rignano sull’Arno, San Casciano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Vaiano e Vernio.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.