Si è dimesso Giovanni Toti: la Liguria senza presidente, andrà alle elezioni entro 90 giorni
L’ufficio protocollo della Regione Liguria, per mano dell’assessore Giacomo Raul Giampedrone, ha ricevuto stamani una lettera firmata da Giovanni Toti che certifica le «dimissioni irrevocabili» dell’ormai ex presidente.
«Inoltro questa mia alle autorità in indirizzo per tutte le competenze di legge relative alla gestione transitoria dell’ente e l’avvio delle procedure per l’indizione di nuove elezioni», si legge nella missiva firmata da Toti, che ad oggi si trova costretto agli arresti domiciliari dopo l’inchiesta che l’ha travolto lo scorso maggio.
Il dominus del centrodestra ligure, quasi allo scadere del suo secondo mandato, è stato infatti arrestato nell’ambito di un’inchiesta per voto di scambio e corruzione e atti contrari ai doveri di ufficio e, per alcuni casi, di agevolazione dell’attività mafiosa.
La medesima inchiesta ha portato anche all’arresto dell’ex amministratore delegato di Iren – la multiutility a maggioranza pubblica ha già rinnovato i propri vertici e si è costituita “persona offesa” nel procedimento penale in corso – e coinvolto in pieno i vertici dell’Autorità di sistema portuale (Adsp) dello scalo che rappresenta il baricentro dell’economia marittima italiana. Uno sbandamento cui è seguita anche la storica retromarcia sulla disponibilità della Regione Liguria a ospitare a Vado Ligure il rigassificatore ora ormeggiato al porto di Piombino, ipotesi rigettata dal presidente a interim Alessandro Piana.
«Per molti capi di imputazione – commentarono i presidenti di Legambiente nazionale e regionale al momento degli arresti – sono evidenti le attinenze a problematiche di carattere ambientale e di tutela del territorio, come la questione dei tombamenti portuali a Genova, il consumo di suolo e territorio, le concessioni balneari e gli appalti. Del resto, come denunciamo ogni anno nel rapporto Ecomafia, le inchieste sulla corruzione sono spesso intrecciate con le vicende ambientali e gli interessi della criminalità organizzata».
Tutto questo mentre i dati del nuovo Rapporto spiagge del Cigno verde mostrano che la Liguria è al 4° posto tra le regioni italiane (e prima regione del nord) mentre Genova è al 2° posto, dopo Bari, tra i Comuni costieri per numeri di eventi meteo estremi, tra allagamenti, trombe d’aria, esondazione di fiumi, mareggiate, grandinate, ecc.
Adesso per la Liguria si apre la strada obbligata di nuove elezioni regionali, entro l’autunno di quest’anno: «Le elezioni ci saranno entro 90 giorni perché così prevede il nostro statuto», conferma Giampredone.