
Il terremoto in provincia di Firenze, spiegato dall'Ingv

La Rete sismica dell’Ingv – l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha registrato un terremoto di magnitudo Richter 4.8, avvenuto alle 05:10 di stamani a Marradi, nel Mugello in provincia di Firenze.
«La scossa è stata avvertita molto bene dai cittadini, che si sono riversati in strada – dichiara l’assessora regionale alla Protezione civile, Monia Monni – Al momento non risultano situazioni di particolare criticità».
Dalla verifiche effettuate finora dalla Protezione civile regionale, i cui volontari sono già attivati per l’assistenza alla popolazione, sono emersi danni lievi ad alcune strutture, mentre non risultano persone ferite. La paura però resta tanta, con circa 300 chiamate arrivate alla centrale 112, anche perché sono oltre 55 le nuove scosse di assestamento che hanno seguito quella delle 05:10.
La zona interessata da questa sequenza sismica resta caratterizzata da «alta pericolosità sismica», evidenziano dall’Ingv.
Le testimonianze dal passato non mancano, a partire dal forte terremoto avvenuto nel Mugello il 13 giugno 1542 (di magnitudo stimata in 6 Mw) e soprattutto quello del 29 giugno 1919 (6.4 Mw), uno dei più importanti a scuotere l’Italia nel XX secolo, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze sia nel versante romagnolo dell’Appennino.
Stavolta le conseguenze sono fortunatamente molto minori, ma l’evento sismico è stato comunque «risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un’area compresa tra Perugia e Trento», aggiungono dall’Ingv.
