Dall’Ispra il nuovo Atlante dei dati ambientali, con cartografie e informazioni sull’Italia intera
Come già anticipato su queste pagine, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha pubblicato la nuova edizione dell’Atlante dei dati ambientali, che racchiude in un unico volume rappresentazioni cartografiche che mostrano la distribuzione sul territorio delle principali informazioni ambientali che, insieme a grafici, tabelle e testi, illustrano la situazione del nostro Paese.
In particolare, l’Atlante si articola in sei sezioni tematiche: geosfera, idrosfera, biosfera, atmosfera, cambiamenti climatici e antroposfera. Ogni sezione raccoglie dati certificati dal Sistema informativo nazionale ambientale (Sina) curato dall'Ispra e dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), in coerenza con quanto pubblicato dalla banca dati degli Indicatori ambientali di Ispra.
«L'obiettivo – spiegano dall’Istituto – è quello di fornire informazioni territoriali accurate e aggiornate su temi quali il suolo, l'acqua, la biodiversità, l'aria, il clima, i rifiuti, l'energia e gli impatti ambientali delle attività umane e, allo stesso tempo, di aiutare a prendere coscienza delle sfide ambientali che ci attendono e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di ripristino degli ecosistemi degradati».
Dall’Atlante dei dati ambientali arrivano così anche importanti indicazioni di policy. Un esempio su tutti: incrociando la recente entrata in vigore della legge europea sul Ripristino della natura coi dati contenuti nell’Atlante, emerge come i Comuni italiani che dovranno ripristinare le proprie aree urbane a partire dal 2031 siano quasi il 30%. Per l’esattezza, sono il 28%. Ma se oltre ai centri e agli agglomerati urbani si aggiungono anche i periurbani, pari all’11,6% del totale, si arriva a toccare il 40% dei circa 7.900 Comuni italiani. Una priorità per il Paese dunque, che però al momento sembra sparita dai radar della politica.