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La decarbonizzazione delle piccole isole nel Mediterraneo riparte da Brac, con CO2 Pacman

Bastianoni (Università di Siena): «La coprogettazione con politici locali e cittadini è fondamentale per sviluppare soluzioni di decarbonizzazione»
 |  Scienza e tecnologie

Questa primavera è stato lanciato a Siena il nuovo progetto europeo CO2 Pacman – finanziato con 2,8 mln di euro per una durata di 33 mesi – che riunisce dieci partner da sette Paesi impegnati nella decarbonizzazione delle piccole isole Mediterranee. Un progetto che è adesso in rampa di lancio a partire dall’isola di Brac, in Croazia, dove è in corso il primo rooting lab dell’iniziativa.

Un evento che riunirà fino al 19 settembre i principali partner del progetto, tra cui il gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena, in qualità di capofila; il rooting lab prevede workshop interattivi, sessioni di brainstorming e gruppi di lavoro, tutti i partecipanti saranno coinvolti attivamente nella definizione e nella co-creazione di un percorso verso la neutralità climatica delle isole coinvolte nel progetto.

«La transizione verso la neutralità carbonica è possibile anche nelle piccole isole del Mediterraneo – spiega Simone Bastianoni, coordinatore del progetto – La partecipazione attiva della comunità locale è fondamentale per il successo di questo progetto: la coprogettazione con politici locali e cittadini è fondamentale per sviluppare soluzioni di decarbonizzazione in grado di rispondere alle esigenze specifiche del territorio, promuovendo lo sviluppo sostenibile dell’isola».

Il primo rooting lab di CO2 Pacmana Brac, che sarà riproposto anche a Creta e all'Isola d’Elba, rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio. Questi laboratori offriranno l'occasione di sperimentare nuove soluzioni e modelli di sviluppo sostenibile, replicabili in altre isole del Mediterraneo. Politici, cittadini, studenti e aziende, lavorando in modo sinergico, garantiranno un approccio olistico alla decarbonizzazione, tenendo conto delle specificità di ciascun territorio e delle esigenze delle comunità locali. 

Redazione Greenreport

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