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Addio alla “signora degli abissi”, la geologa Maria Bianca Cita Sironi

L’omaggio della Società geologica italiana alla sua prima presidente donna, che a 99 anni ci ha lasciati
 |  Scienza e tecnologie

La Società geologica italiana omaggerà Maria Bianca Cita Sironi, scomparsa in queste ore all’età di 99 anni, nel prossimo Congresso nazionale congiunto alla Società italiana di mineralogia e petrologia. La Società geologica italiana, la più antica e prestigiosa associazione nel campo delle geoscienze, fondata da Quintino Sella nel 1881, ringrazia il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole espresse nel messaggio di cordoglio. Il presidente ha voluto sottolineare: “Insigne scienziata di fama internazionale, prima donna presidente della Società geologica italiana, pioniera degli studi sull’ambiente marino”. 

Condividiamo ogni parola del capo dello Stato. Profondo apprezzamento esprimiamo anche per quanto detto dall’on. Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati, anche a nome dell’intera Assemblea e dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

L’Italia ha perso una grande scienziata. Maria Bianca Cita Sironi, è stata tra le donne più importanti nella storia del nostro Paese. Il suo nome è legato alla grande ricerca nel campo delle geoscienze in particolare allo studio dei mari, al punto tale che qualche grande testata giornalistica la definì: “La nostra signora degli abissi”. Per prima in Italia affrontò le problematiche sul limite Cretacico/Paleogene già a metà degli anni '50 e i suoi studi permettono di confermare l'applicabilità della zonazione a foraminiferi planctonici, istituita a Trinidad nel '57, all' area italiana e mediterranea, premessa che porta tale zonazione a divenire "standard" stratigrafico con validità mondiale per l'intervallo Cretacico Inferiore - Attuale.  

Verso la fine degli anni sessanta l'esperienza e la fama acquisite nel campo stratigrafico varcano i confini europei. Il 1968 rappresenta una data importante nell'evoluzione del percorso scientifico di Maria Bianca Cita: viene chiamata (prima straniera e una delle due prime donne) come Paleontologa nella seconda crociera oceanografica della nave di perforazione Glomar challanger nell' ambito del progetto USA di esplorazione oceanica profonda "Deep sea drilling project" (Dsdp), contribuendo alla conferma della teoria dell'apertura dei fondali oceanici (sea-floor spreading) nell'Oceano Atlantico centrale. Cita ha contribuito assieme a Bill Ryan e Ken Hsu alla formulazione della teoria del disseccamento del Mediterraneo nel Messiniano studiando le microfaune a foraminiferi contenute nei sedimenti deposti immediatamente dopo la fine della crisi di salinità, che documentano un ambiente marino profondo. Lei è stata geologa, pioniera negli studi sull’ambiente marino. 

Le sue scoperte avvenute nel 1983 e gli studi approfonditi nel 1984, portarono a risultati importanti sulla storia dello stretto di Gibilterra e del Mediterraneo. Scoperte che ci aiutano, oggi, a comprendere meglio anche il cambiamento dei mari. Maria Bianca Cito è stata la prima donna presidente della Società geologica italiana, la più antica e rappresentativa associazione scientifica italiana nel campo delle Scienze della Terra, fondata nel 1881, ma è stata anche assistente di Ardito Desio che guidò la spedizione sul K2, è stata Accademico dei Lincei, socia della Società Geologica d’America.

Ma l’elenco è davvero lungo, davvero una grande scienziata, geologa, paleontologa che ha formato decine e decine di nuove generazioni di geologi. Maria Bianca Cita è stata il primo studente ad iscriversi nel 1942 al corso di laurea in Scienze geologiche, di nuova istituzione presso l'Università degli Studi di Milano, seguendo il curriculum completo in quattro anni e conseguendo (primo laureato) la laurea nel luglio 1946 con il massimo punteggio di 110/110 e lode. La sua tesi di laurea sulla "Geologia dei dintorni di Gargnano (Lago di Garda)", sotto la guida del prof. Ardito Desio e del dr. Enrico di Napoli Alliata, micropaleontologo, contiene in embrione i temi di ricerca che Maria Bianca ha sviluppato nella sua carriera scientifica e didattica.

di Rodolfo Carosi, presidente della Società geologica italiana

Redazione Greenreport

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