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Nel piano triennale Enea 665 milioni di investimenti e 300 nuove assunzioni

Focus su tecnologie e ricerca in collaborazione con partner nazionali e internazionali. Crescono i progetti vincitori di bandi
 |  Scienza e tecnologie

Con i suoi 2.211 dipendenti distribuiti tra 9 Centri di ricerca, 8 grandi laboratori su scala nazionale, oltre a 17 uffici territoriali in 15 regioni, ENEA offre infrastrutture avanzate alla comunità scientifica e imprenditoriale per promuovere la crescita sostenibile del Paese attraverso il potenziamento delle competenze e delle capacità nel perseguire ricerca e innovazione e il ruolo di raccordo tra pubblico e privato per favorire l’adozione di criteri di sostenibilità energetico-ambientale nei processi di sviluppo. Il nuovo Piano Triennale ENEA 2024-2026, presentato oggi a Roma dal presidente Gilberto Dialuce e dal direttore generale Giorgio Graditi, prevede «Investimenti per circa 665 milioni di euro, oltre 300 nuove assunzioni e ulteriori procedure selettive, potenziamento delle infrastrutture di ricerca e corsi formativi per la valorizzazione del personale e per la parità di genere».

Il Piano è il principale documento programmatico-strategico dell’ENEA, dove sono indicati gli obiettivi del triennio e quelli della prima annualità, le risorse finanziarie necessarie per il loro conseguimento e il fabbisogno di personale. Delineando le aree strategiche e gli obiettivi specifici, il documento si concentra sulla ricerca applicata per la transizione ecologica, l’innovazione tecnologica, lo sviluppo economico sostenibile, il supporto alla Pubblica Amministrazione, anche attraverso la consulenza tecnologica avanzata e l’attuazione della Direttiva di indirizzo emanata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e delle misure del PNRR.

Dialuce ha evidenziato che «Il piano di investimenti è rivolto alle infrastrutture di ricerca e di servizio, ma anche allo sviluppo e alla dimostrazione di nuove tecnologie per la decarbonizzazione e la sostenibilità energetica e ambientale ed è destinato a continuare nei prossimi anni in un quadro definito e consolidato che vede ENEA protagonista nel processo di transizione ecologica. Le attività in crescita per centrare gli obiettivi dei progetti PNRR, Mission Innovation, IPCEI e Ricerca di Sistema Elettrico rappresentano la garanzia per fronteggiare gli investimenti infrastrutturali previsti nel triennio e favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico dei risultati e prodotti della ricerca”.

L’impegno dell’ENEA si concentrerà su alcuni temi strategici: fonti rinnovabili, nuovi vettori energetici, idrogeno, biocarburanti, fusione, nucleare avanzato, efficienza energetica, batterie e sistemi di stoccaggio, mobilità sostenibile, comunità energetiche e smart city, infrastrutture critiche, smart grid, digitalizzazione, cybersecurity, economia circolare, materie prime critiche e strategiche, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile,  politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, coordinamento tecnico, logistico e operativo del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, trasferimento tecnologico e cooperazione - anche nei confronti dei Paesi in via di sviluppo - inquinamento atmosferico e qualità dell’aria, scienze della vita, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, sicurezza contro il rischio chimico, biologico, radiologico, metrologia delle radiazioni ionizzanti e programmi per lo spazio.

In evidenza anche le iniziative internazionali nel campo della fusione nucleare con DTT (Divertor Tokamak Test), un grande progetto da oltre 600 milioni di euro, con ricadute stimate in 2 miliardi di euro e la creazione di 1500 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti, ma anche la partecipazione a consorzi e agenzie europee chiave come EUROfusion, Fusion for Energy (F4E) e il Programma Congiunto Europeo sulla Gestione dei Rifiuti Radioattivi (EURAD).

Grazie alla collaborazione con partner nazionali e internazionali, ENEA ha vinto un numero maggiore di progetti a selezione rispetto all’anno precedente, ha fornito consulenza tecnologica di alto livello alla Pubblica amministrazione centrale e periferica e ha superato gli obiettivi di pubblicazioni e brevetti prefissati, nonché svolto un ruolo cruciale nel controllo delle pratiche relative al Superbonus e potenziato azioni e interventi per il trasferimento e la valorizzazione dei risultati della ricerca al tessuto imprenditoriale e sociale.

Graditi ha concluso: «In ENEA stiamo lavorando per contribuire a trasformare il modo in cui si produce e utilizza l’energia e per un nuovo sistema energetico che dovrà integrare fonti e vettori con reti intelligenti, tecnologie per la digitalizzazione, sistemi per l’accumulo energetico e per la cattura e il sequestro della CO2 e forme di mobilità sostenibile che metteranno al centro gli utenti e i cittadini. Continua quindi il nostro impegno per l’innovazione tecnologica e di processo in tutti i settori e negli usi finali, come anche per la digitalizzazione e le tecnologie abilitanti quali l’Intelligenza Artificiale, la blockchain e l’Internet of Things».

Con i suoi 2.211 dipendenti distribuiti tra 9 Centri di ricerca, 8 grandi laboratori su scala nazionale, oltre a 17 uffici territoriali distribuiti in 15 regioni, ENEA offre infrastrutture avanzate alla comunità scientifica e imprenditoriale per promuovere la crescita sostenibile del Paese attraverso il potenziamento delle competenze e delle capacità nel perseguire ricerca e innovazione e il ruolo di raccordo tra pubblico e privato per favorire l’adozione di criteri di sostenibilità energetico-ambientale nei processi di sviluppo.

Redazione Greenreport

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