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Accumuli elettrochimici: superati 12,9 GWh, lo stand-alone decolla ma il residenziale frena

L’analisi di Italia Solare: a fine 2024 risultano connessi 733.766 sistemi di accumulo. Il 70% della capacità è attribuibile a strutture associate a impianti fotovoltaici
 |  Nuove energie

Già verso la fine dello scorso anno un report diffuso da Bloomberg new energy finance spiegava che nonostante alcuni venti contrari che già soffiavano su Stati Uniti e Cina (ascesa di Trump nel primo caso, obiettivi già raggiunti nel secondo) il 2024 sarebbe stato registrato come un ottimo anno per il mercato globale degli accumuli elettrochimici. E in Italia? A fornire il quadro di quel che è successo nel nostro Paese ci pensa un documento che riporta una serie di elaborazioni prodotte da Italia Solare sulla base dei dati Gaudì di Terna. Elaborazioni sintetizzabili in questo dato: lo scorso anno, per quel che riguarda gli accumuli elettrochimici, abbiamo superato 12,9 GWh, lo stand-alone decolla ma il residenziale frena.

Nel dettaglio, il report evidenzia che al 31 dicembre 2024, in Italia risultano connessi 733.766 sistemi di accumulo elettrochimici, per una capacità totale di 12,94 GWh e una potenza totale di 5,56 GW. Il 70% della capacità connessa, ovvero 9,05 GWh (4,46 GW di potenza), è attribuibile ad accumuli associati a impianti fotovoltaici e, in particolare il 68%, ovvero 8,63 GWh (4,31 GW di potenza), è relativa ad accumuli associati a impianti fotovoltaici di potenza minore di 20 kW. Gli accumuli stand-alone rappresentano ormai una quota sostanziale dell’installato, ovvero il 29,6% della capacità complessiva con 3,8 GWh e 1 GW di potenza, mentre un residuale 0,6% è associato a impianti termoelettrici ed eolici (56 MWh e 2 MWh, rispettivamente). 

Leggendo ancor più nel dettaglio e analizzando i dati regionali, l’analisi evidenzia che la Lombardia è sempre in testa per il residenziale e la zona Nord rimane protagonista per lo stand-alone. Con rifermento ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici tra le diverse regioni, infatti, la Lombardia guida la classifica con 1.601 MWh, seguita da Veneto (1.186 MWh), Emilia-Romagna (832 MWh), Lazio (651 MWh) e Piemonte (629 MWh). Queste cinque regioni concentrano oltre il 55% della capacità totale relativa ai soli accumuli associati a impianti fotovoltaici e ospitano circa metà della popolazione italiana.

Gli accumuli stand-alone, invece, risultano essere distribuiti principalmente nella zona di mercato Nord, dove se contano 14 che rappresentano il 77% della capacità totale (2,9 GWh) e il 73% della potenza totale (751 MW). Nelle zone Centro Nord e Centro Sud sono connessi 7 accumuli che rappresentano il 18% della capacità totale (695 MWh il 19% della potenza totale (195 MW). Nella zona di mercato Sud e nelle isole sono invece connessi i restanti 6 accumuli ai quali corrisponde il 5% della capacità totale (205 MWh) e l'8% della potenza totale (85 MW).

Italia Solare sottolinea che l’accumulo è imprescindibile, ma serve più valorizzazione della taglia medio-piccola. «L’aumento degli accumuli di varia taglia, in particolare utility-scale, conferma il loro ruolo strategico per la transizione energetica», commenta Fabio Zanellini, coordinatore del gruppo di lavoro Sistemi di accumulo di Italia Solare, sottolineando come gli esiti delle ultime aste del Capacity Market e l’evoluzione normativa del Tide (Testo integrato dispacciamento elettrico), recepita nell’aggiornamento del Codice di Rete, abbiano sancito la centralità dello storage. «Il Macse darà ulteriore impulso al settore, ma restano ancora da valorizzare le potenzialità degli accumuli medio-piccoli»

Nel 2024 sono stati connessi 209.111 sistemi di accumulo elettrochimici, con una potenza complessiva pari a 2,11 GW e una capacità complessiva pari a 5,92 GWh. I 18 accumuli stand alone connessi nel corso dell'anno passato rappresentano una quota pari al 57% di tale capacità con 3,35 GWh, mentre gli accumuli associati a impianti fotovoltaici rappresentano il restante 43% con 2,57 GWh. A questi ultimi accumuli corrisponde però il 60% (1,27 GW) della potenza connessa durante il 2024 e il restante 40% (843 MW) corrisponde agli accumuli stand-alone.

In merito alle variazioni trimestrali durante il 2024 si osserva che continua a scendere la capacità connessa relativa ad accumuli associati a impianti fotovoltaici residenziali (P <20 KW): durante il primo quadrimestre (Q1) sono stati connessi 896 MWh, nel secondo (Q2) sono stati connessi 645 MWh e nel Q3 e Q4 sono stati connessi rispettivamente 465 MWh e 427 MWh. La capacità connessa relativa agli accumuli associati a impianti residenziali nel 2024 risulta quindi essere pari a 2,43 GWh, ovvero il 30% in meno dell'anno 2023 durante il quale erano stati connessi 3,59 GWh.

Osservando invece la capacità connessa trimestralmente durante il 2024 relativa ad accumuli associati a impianti fotovoltaici di potenza > 20 kW sono state registrate delle connessioni pari a: 31 MWh durante il Q1, 32 MWh durante il Q2 e 34 MWh nel Q3 e 43 MWh nel Q4. Nel complesso durante l'anno passato sono quindi stati connessi 141 MWh di accumuli associati a impianti fotovoltaici di potenza > 20 kW, ovvero il 49% in più dell'anno 2023 durante il quale erano stati connessi 95 MWh.

Invece, spostando l'attenzione sugli accumuli stand-alone, dei 18 accumuli connessi durante l'anno passato: 4 impianti per 147 MWh sono stati connessi durante il Q1, 3 impianti per 904 MWh sono stati connessi durante il Q2, 5 impianti per 1.461 MWh sono stati connessi nel Q3 e nel Q4 sono stati connessi 6 impianti per 834 MWh.

Redazione Greenreport

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