Nuovi impianti solari, i costi per le autorizzazioni da noi più del doppio di quanto previsto in Spagna
In Italia, per quel che riguarda lo sviluppo delle rinnovabili, non c’è soltanto da fare i conti con le difficoltà create dal governo con il decreto agricoltura e quello aree idonee, che ha dato alle regioni il potere di impedire la realizzazione di nuovi impianti: il 99% del territorio giudicato non idoneo dalla Regione Sardegna è eclatante, ma non è un caso isolato. Ma in più, da noi, c’è anche il fatto che per realizzare nuovi impianti fotovoltaici bisogna spendere molto più che in altri paesi per rispettare e portare a compimento gli iter burocratici. E non parliamo di confronti con paesi chissà quanto lontani e diversi per tipo di amministrazione, no. Parliamo, per esempio, di un altro Stato membro dell’Ue come la Spagna, dove i costi da sostenere per le misure previste dalla burocrazia sono la metà di quelli vigenti in Italia.
A portare alla luce quest’ulteriore freno alle rinnovabili è uno studio Elements ripreso sull’edizione cartacea del Sole 24 Ore di oggi. La burocrazia, secondo i calcoli effettuati sul secondo semestre del 2024 dai consulenti specializzati nel settore energia, pesa per il 18% sul costo dell’intero impianto. Tanto? Sì. Ma bisogna sapere che potrebbe andare anche peggio, come del resto è andata nel primo semestre dello scorso anno (20%) e nel 2023 (29% nella prima metà e poi 22%). Tra tante ombre, un po’ di luce la porta il fatto che le autorizzazioni sono costantemente aumentate, passando dai 2.240 MW del primo semestre 2022 ai 2.285 MW del secondo, dai 2.885 MW concessi nei primi sei mesi 2023 ai 5.570 nei secondi sei, dai 3.800 della prima metà del 2024 per arrivare ai 3,970 MW concessi negli ultimi sei mesi.
Sottolinea Tommaso Barbetti, fondatore e partner di Elemens: «I dati degli ultimi due anni dimostrano una correlazione tra numero di progetti autorizzati e costo delle autorizzazioni. Al salire dei primi, abbiamo visto scendere il valore delle seconde». Aggiunge Barbetti che se «molti sono spaventati all’idea che un forte incremento delle autorizzazioni tappezzi il territorio di pannelli fotovoltaici, in realtà non è così. Per le attuali dinamiche e regole del mercato, qualora il numero dei progetti dovesse aumentare, il numero di quelli redditizi resterà lo stesso».
Per fare un confronto tra Paesi, il fondatore di Elemens evidenzia il fatto che in Spagna le spese per il via libera a nuovi impianti ammontano a meno della metà di quelle di casa nostra. «È un Paese che ha autorizzato e costruito già tanto, i prezzi sono crollati, come pure il costo degli impianti».