Gli ippopotami “volano”
Gli ippopotami sono tra i più grandi animali terrestri, spesso raggiungendo le 2 tonnellate di peso e sono noti per trascorrere gran parte del loro tempo in acqua, ma si sa poco su come si muovono sulla terraferma. Alcuni studi dicono che spesso usano una normale andatura quadrupede, con una sequenza di passi posteriore sinistro, anteriore sinistro, posteriore destro, anteriore destro, simile agli elefanti; mentre altri studi affermano che trottano con i loro piedi diagonali in sincronia. Inoltre, ricerche precedenti non hanno identificato se gli ippopotami si sollevino in aria quando si spostano rapidamente, come nel caso di molti altri mammiferi, come i cavalli, ma cosa meno comune tra gli animali più grandi.
Il nuovo studio “Footfall patterns and stride parameters of Common hippopotamus (Hippopotamus amphibius) on land” sui movimenti e le andature degli ippopotami sulla terraferma, pubblicato su PeerJ da John Hutchinson
Conducendo questa ricerca, il team RVC ha girato video nel Flamingo Land Resort nello Yorkshire, filmando come due ippopotami si spostavano nel loro recinto durante il giorno. Hanno anche reperito filmati video da Internet di ippopotami in movimento, fornendo una gamma più ampia di comportamenti e movimenti rispetto a quelli in cattività. In totale, questo dataset di dati comprendeva 169 cicli di locomozione di 32 singoli ippopotami.
Analizzando i dati, i ricercatori hanno scoperto che «Da una prospettiva biomeccanica, gli ippopotami trottano quasi esclusivamente, anche quando camminano lentamente o corrono velocemente. Questo è insolito per gli animali terrestri, che tendono ad avere un repertorio più ampio di andature: ad esempio, i rinoceronti possono usare una normale andatura quadrupede, trottando e galoppando mentre aumentano la velocità; proprio come un cavallo». Inoltre, l'analisi dei filmati ha rivelato, per la prima volta, che «Gli ippopotami più rapidi si sollevano in aria, a volte per periodi sostanziali (circa il 15 percento del ciclo di falcata; o 0,3 secondi)».
All’RVC sottolineano che «I risultati di questo studio ampliano la comprensione scientifica di ciò che possono fare gli animali terrestri giganti e dimostrano una notevole diversità nel modo in cui si muovono. Ad esempio, gli elefanti, che raggiungono le dimensioni più grandi, possono solo camminare normalmente (non trottare) e non staccarsi mai da terra con tutte e quattro le zampe, ma possono comunque "correre" abbastanza velocemente. I rinoceronti possono usare la stessa ampiezza di andature degli animali terrestri più piccoli, sebbene siano più lenti dei mammiferi più piccoli, mentre gli ippopotami possono trottare e volare, spingendo in avanti i limiti apparenti di ciò che possono fare gli animali terrestri giganti, sebbene siano anfibi».
Hutchinson, che insegna biomeccanica evolutiva all’RVC e ha prestigiosi e numerosi incarichi in altre istituzioni scientifiche, ricorda che «Il nostro studio è stato il più semplice possibile per quanto riguarda la ricerca biomeccanica. Chiunque può prendere una telecamera o dei video su Internet e imparare qualcosa su come si spostano gli animali da quei filmati. E’ difficile lavorare con gli ippopotami perché tendono a rimanere nell'acqua e molto raramente vengono addestrati per essere studiati nelle collezioni degli zoo. Sono anche molto pericolosi. Questo è uno dei motivi per cui la scienza sapeva poco su come si spostano gli ippopotami prima della nostra ricerca. Siamo entusiasti di fornire il primo studio incentrato esclusivamente sulla rivelazione di come camminano e corrono gli ippopotami. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere come gli ippopotami prendono il volo quando si muovono rapidamente: è davvero impressionante!»
Kieran Holliday, responsabile scientifico e della conservazione del Flamingo Land Resort, ha concluso: «Sono lieto che abbiamo potuto facilitare e aiutare nella raccolta di questi preziosi dati in questa pubblicazione eccezionale. Capire di più sulle specie con cui lavoriamo ci aiuterà solo a migliorare l'assistenza che possiamo dare loro in futuro, e il fatto che questo documento abbia rivelato possibili nuove scoperte sulla locomozione degli ippopotami potrebbe avere un impatto positivo sulla più ampia comunità degli zoo per quanto riguarda l'allevamento e la progettazione dei recinti».