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L’associazione rappresenta l’ente gestore

«Ritrovo abusivo» nella Riserva Isola delle femmine, la Lipu: «Nessuna autorizzazione»

«In piena crisi ambientale come quella che stiamo vivendo, il senso di responsabilità deve essere massimo»
 |  Natura e biodiversità

Continua a far discutere il party organizzato dalla presunta “Palermo bene” nella Riserva naturale Isola delle femmine, che ha portato alla denuncia alla Procura di 80 persone partecipanti all’evento, perché prive di autorizzazione sia della Questura sia dell’Ente gestore.

«Per organizzare un evento nella Riserva Naturale Orientata Isola delle Femmine serviva l’autorizzazione dell’Ente gestore della riserva stessa, ossia la Lipu».

Contrariamente a quanto affermato dalla proprietaria dell’isola, la professoressa Paola Pilo Bacci, la Lipu ribadisce che serviva, per la realizzazione di un evento nella Riserva, una propria autorizzazione (peraltro mai richiesta), oltre al rispetto delle procedure previste dalla legge per i siti Natura 2000. Nell’isolotto erano infatti sospese dal 1° marzo le visite guidate ai fini di tutelare la fauna presente nell’isola, sito di rete Natura 2000, Geosito e Riserva Naturale Orientata istituita dal 1997 dalla Regione siciliana.

Oltre al disturbo alla nidificazione, la Lipu ha riscontrato, durante un sopralluogo effettuato dal personale domenica mattina scorsa, la presenza di rifiuti quali cicche di sigarette, Bottiglie e bicchieri di plastica, lattine di birra, tappi di spumante. Era stata accumulata della legna forse con l’intento di realizzare una sorta di capanna oppure un falò? 

«Ringraziamo le Forze dell’ordine per il tempestivo intervento che ha messo fine al ritrovo abusivo e ripristinato la legalità - dichiara Vincenzo Di Dio, direttore della R.N.O. Isola delle Femmine – In piena crisi ambientale come quella che stiamo vivendo, il senso di responsabilità deve essere massimo da parte di chiunque, nel rispetto della natura, delle aree protette e delle normative a loro tutela.  Salvare il pianeta non è solo uno slogan ma una pratica concreta».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.