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Costa Concordia: incremento di batteri coliformi nelle acque intorno al relitto

 |  Inquinamenti e disinquinamenti

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat) ha aggiornato i risultati parziali delle analisi sui campioni prelevati il 17 settembre in 4 punti intorno al relitto della Costa Concordia (in prossimità della prua; a metà strada fra la prua ed il molo del faro rosso; presso il dissalatore; punta del molo del faro rosso) rappresentativi della fasi salienti delle operazioni di parbukling (prime fasi dalle 12.00 alle 19.00 del 16/09, fasi successive fino alle 4.00), e post parbuckling.

Secondo l’Arpat «i risultati indicano un incremento di batteri coliformi nelle acque intorno al relitto, confermando quanto già rilevato dalle prime risultanze riguardo a una limitata fuoriuscita di materiale dal relitto».

Confermato invece quanto avevamo già scritto ieri riprendendo un comunicato della stessa Arpat: «Idrocarburi e solventi inferiori alle soglie di rilevabilità analitica. Leggera e diffusa presenza di tensioattivi in concentrazione paragonabile ai giorni precedenti l'operazione di raddrizzamento. Percettibile alterazione dei parametri fosforo (ortofosfato) e azoto totale in prossimità del relitto nei prelievi di fondo, indice di una possibile fuoriuscita di materiale in misura contenuta e con effetti limitati alle immediate vicinanze della nave. Metalli e ftalati inferiori alle soglie di rilevabilità analitica o presenti in concentrazione inferiore o simile al riferimento utilizzato dall’ Osservatorio».

Redazione Greenreport

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