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Pisa. Al via un piano antirumore per le strade provinciali

Interventi di mappatura e posa di asfalto fonoassorbente per abbattere l'inquinamento acustico
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

Negli “assi principali” della rete viaria gestita dalla provincia di Pisa, il transito annuale supera i 3 milioni di veicoli. Questa mole di traffico produce varie tipologie di impatto ambientale una delle quali è il rumore. Per ovviare al problema o comunque per ridurne gli effetti, la provincia di Pisa ha elaborato una campagna organica di interventi anti-rumore stradale.

In sintesi, il piano prevede come primo passo la realizzazione di indagini fonometriche e una conseguente mappatura delle strade provinciali, classificandole in termini, tra l’altro, di “sensibilità” (adiacenza di edifici residenziali o strutture particolarmente protette, come scuole e ospedali), e di “sollecitazione” (numero di veicoli in transito e livello di emissione sonora, sia diurna sia notturna).

La seconda fase, sulla base della mappatura, prevede l’individuazione di un elenco di “casi” valutati come prioritari e la formulazione delle rispettive ipotesi di soluzione. Nel dettaglio sono dodici le priorità indicate: si tratta delle Sp (Strade provinciali), 1 (della Botte), 2 (Vicarese), 5 (Francesca), 6 (Giuncheto), 11 (Colline per Legoli), 12 (Colline per Livorno), 23 (di Gello), 24 (Arnaccio-Calci), 25 (Vicopisano-Santa Maria a Monte), 30 (Lungomonte), 44 (Santa Croce-Ponte a Egola), 66 (Nuova Francesca).

Gli interventi prospettati consistono nella posa di asfalto fonoassorbente, in grado di abbattere il livello di emissioni per una quota pari a 5 decibel. Le quattro situazioni più delicate riguardano (in ordine decrescente di problematicità): la Sp 2 Vicarese (investimento necessario 818.400 euro), la Sp 12 delle Colline di Livorno (investimento necessario 714.240 euro), la Sp 30 del Lungomonte Pisano (investimento necessario 717.960 euro) e la Sp 25 Vicopisano-Santa Maria a Monte (investimento necessario 484.995 euro).

Per divenire operativo il piano di lavoro dovrà essere presentato alla Regione, con la richiesta dei finanziamenti occorrenti (nell’insieme, le azioni ipotizzate corrispondono a un’esigenza d’investimento pari a circa 4.5 milioni di euro). Fino al 31 agosto chiunque può trasmettere osservazioni, pareri e memorie in forma scritta rispetto al programma anti-rumore pubblicato sul sito della provincia.

Redazione Greenreport

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