L’Europa, le poli-crisi e le politiche di sostenibilità
Come può l'Europa mantenere la rotta sulla sostenibilità in mezzo a shock e poli-crisi? Come possiamo ancorare le priorità ambientali e climatiche ad altre emergenti come sicurezza, competitività ed equità senza perdere di vista l'obiettivo di sostenibilità a lungo termine di "vivere bene entro i limiti del nostro pianeta"? Il nuovo Europe's Sustainability Transitions Outlook, pubblicato oggi dall'European Environment Agency (EEA), sottolinea «La necessità di allineare ulteriormente le politiche economiche, sociali e di sicurezza europee con gli obiettivi climatici e ambientali. In caso contrario, si metterebbe a rischio la coerenza dell'agenda strategica dell'Ue, si ostacolerebbe l'attuazione di obiettivi cruciali in materia di clima, ambiente e sostenibilità e si ridurrebbe la capacità dell'Europa di affrontare gli attuali shock e crisi molteplic»i.
Il rapporto è stato presentato e discusso a Bruxelles durante l’iniziativa “Navigating the EU's sustainability transitions in a polycrisis world”, organizzata dall’EEA e da Friends of Europe, che ha evidenziato «La necessità di adottare una visione più ampia su priorità quali sicurezza, competitività o equità».
Il rapporto riconosce che «I sistemi socioeconomici europei e il benessere dei suoi cittadini dipendono in modo essenziale da un ambiente naturale sano e resiliente, da un clima stabile e da un uso sostenibile delle risorse a lungo termine» e chiede «Un allineamento più efficace dei finanziamenti pubblici e privati e l'integrazione di tutte le politiche dell'Ue con gli obiettivi di sostenibilità a lungo termine».
Presentando il rapporto, la direttrice esecutiva dell’EEA, Leena Ylä-Mononen, ha ricordato che «La natura delle numerose crisi che affrontiamo significa che ora, più che mai, dobbiamo attenerci ai nostri obiettivi di sostenibilità a lungo termine e alle finalità politiche e ancorare questi obiettivi ambientali e di benessere alle nuove aree prioritarie come sicurezza e competitività. Inoltre, la protezione e il ripristino ambientale devono andare di pari passo con giustizia ed equità. Senza il supporto dei cittadini, non possiamo rendere questo passaggio alla sostenibilità un successo»
Il rapporto propone diverse idee su come "ancorare" gli obiettivi di sostenibilità alle politiche Ue perché convergano con la visione a lungo termine di "vivere bene entro i limiti del nostro pianeta". Tra queste idee, il rapporto suggerisce che «L'Ue deve promuovere approcci al benessere sostenibile che vadano oltre i modelli economici incentrati esclusivamente sulla crescita». e di «Ampliare la comprensione di sicurezza e resilienza per comprendere non solo gli aspetti militari e di difesa, ma anche preoccupazioni sociali più ampie come la resilienza ecologica e sociale. L'interdipendenza di sicurezza e resilienza, soprattutto quando si tratta di rischi indotti dal clima, sottolinea la necessità di un approccio globale. Esistono opportunità nel collegare le priorità di sicurezza con la sostenibilità, con il potenziale di ridurre la migrazione correlata al clima e la dipendenza dai combustibili fossili».
Per quanto riguarda IL tema sempre più pressante della giustizia e dell’equità , il rapporto chiede «Una maggiore integrazione tra le considerazioni di giustizia e gli obiettivi ambientali. Ad esempio, l'equità si interseca anche con la disuguaglianza sanitaria esacerbata dai pericoli ambientali, sottolineando la necessità di giustizia nella costruzione della resilienza al cambiamento climatico».