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Con Visir le rotte per decarbonizzare i trasporti marittimi

VISIR-2 può essere applicato ai green corridors per risparmiare sui costosi carburanti a basse emissioni di carbonio
 |  Green economy

Il trasporto marittimo internazionale rappresenta circa il 2% delle emissioni globali di CO2 e la decarbonizzazione di questo settore è quindi una sfida cruciale negli sforzi globali per rallentare il cambiamento climatico. Ma capire come questo possa essere fatto in pratica non è sempre semplice e ai decisori spesso mancano degli strumenti necessari per analizzare i veri impatti delle loro strategie.
Lo studio “VISIR-2: ship weather routing in Python”, pubblicato su Geoscientific Model Development da illustra il Il modello open-source VISIR-2 (discoVerIng Safe and effIcient Routes), sviluppato da un team di ricercatori internazionali guidati da Gianandrea Mannarini del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) e che valuta se e come l’ottimizzazione delle rotte possa contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione.
Con VISIR-2 sono state calcolate migliaia di rotte ottimali per diverse date di partenza, offrendo possibili risparmi di CO2 di un traghetto e riducendo la durata delle rotte di barche a vela, considerando fattori come le onde e le correnti marine.
Mannarini spiega che «VISIR-2 può essere applicato ai green corridors per risparmiare sui costosi carburanti a basse emissioni di carbonio, può generare affidabili basi di dati di addestramento per futuri modelli basati su AI, e servire scopi educativi per ufficiali di bordo, marinai esperti e anche principianti. Il modello VISIR-2 è versatile per quanto riguarda il tipo di imbarcazione e, una volta stabilita la relativa curva prestazionale, può essere usato anche per grandi navi quali porta-container e portarinfuse. Il modello VISIR-2, codificato in Python, ha portato con sé numerose innovazioni tecniche in questo ambito di ricerca».
Il CMCC ha progettato e sviluppato il modello VISIR-2 da zero, integrando contributi di architettura navale dell’università di Genova per le barche a vela e dell’università di Zara in Croazia per un traghetto. Il lavoro è stato finanziato da diversi progetti europei, tra cui l’Interreg Italia-Croazia GUTTA, guidato dal CMCC.
Mannarini ricorda che «5 anni fa, quando iniziammo a lavorare su VISIR-2, non esistevano modelli open access di rotte marittime scritti in Python. Abbiamo mirato a colmare questa lacuna fornendo un mezzo obiettivo per valutare quanto le rotte delle navi potessero essere ottimizzate e come i risultati dipendessero da ipotesi e approssimazioni del modello numerico e dai dati ambientali utilizzati. In questo abbiamo sfruttato la nostra esperienza pregressa con il modello VISIR-1 in MATLAB. Siamo stati incoraggiati a proseguire nello sviluppo di VISIR-2 anche dalla Dichiarazione di Clydebank del 2021 sui green corridors, dall’inclusione del trasporto marittimo nel sistema europeo di scambio delle quote di emissione (EU-ETS) e dalla revisione della strategia dell’Organizzazione Marittima Internazionale sui gas serra, entrambe del 2023. Passaggi che testimoniano gli sforzi continui degli enti regolatori e dell’industria per accelerare la decarbonizzazione del settore. Credo che un modello numerico completo e validato, condiviso in modo semplice e robusto come VISIR-2, possa essere un contributo prezioso da parte del mondo della ricerca e sviluppo per affrontare la sfida della decarbonizzazione della navigazione».

Redazione Greenreport

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