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Funghi simbiotici inoculati sui semi per difendere i terreni dalle erbe infestanti

Nelle serre dell’Università di Pisa riprodotti i funghi autoctoni che verranno distribuiti agli agricoltori dei paesi del progetto europeo GOOD
 |  Green economy

Per difendere i terreni dalle erbe infestanti e ridurre l’uso di erbicidi c'è una tecnica che consiste nell'inoculare i funghi simbiotici sui semi delle cover crops, cioè le colture usate per proteggere i terreni dall’erosione e aumentare la sostanza organica. Per promuovere questa pratica, ricercatori e ricercatrici dei laboratori di Microbiologia dell’università di Pisa hanno riprodotto nelle serre del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali i funghi autoctoni di vari paesi europei da distribuire agli agricoltori.

I funghi simbiotici autoctoni riprodotti a Pisa saranno utilizzati per la concia del seme nei diversi living lab del progetto, dei veri e propri laboratori interattivi dove scienziati e scienziate portano avanti le ricerche insieme agli agricoltori.

E’ un’attività che rientra nel progetto europeo AGrOecOlogy for weeDs (GOOD) che il 28 al 29 maggio  ha riunito a Pisa i suoi partner per il primo meeting ufficiale.

L’obiettivo di GOOD è «Trovare soluzioni innovative per gestire le erbe infestanti in Europa, aumentare la sostenibilità e resilienza degli agroecosistemi, promuovere la transizione agroecologica e ridurre la dipendenza dagli erbicidi, che rappresentano la seconda categoria di pesticidi più venduta in Europa».

Alessandra Turrini del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Ateneo pisano, spiega che «Gli scienziati arrivati a Pisa da 11 Paesi europei (Belgio, Cipro, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Olanda, Portogallo, Serbia, Spagna) hanno potuto visitare la nostra serra sperimentale dove si trovano oltre 70 vasi contenenti le piante “trappola” che utilizziamo per riprodurre i funghi simbiotici che poi vengono inoculati per incrementare l’abilità competitiva delle cover crops verso le erbe infestanti».

Redazione Greenreport

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