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Pontedera delle donne, il secondo Ecoincontro ha portato in teatro oltre 100 storie di successo

Tra le storie protagoniste sul palcoscenico quella di Maria Telke antesignana nell’impiego dell’energia solare
 |  Eventi

Dopo il sold out di Chiara Francini per il primo Ecoincontro in agenda nell’ambito della kermesse "Pontedera delle donne 2025", il secondo appuntamento al teatro Era non ha deluso le aspettative con l’attrice Lella Costa, che ha portato sul palco lo spettacolo “Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione”, prodotto dal Teatro Carcano di Milano a cura di Mismaonda per la regia di Serena Sinigaglia e liberamente ispirato al libro “Catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini.

Anche questo secondo Ecoincontro è stato organizzato da Ecofor service, la locale partecipata pubblica specializzata nel trattamento e smaltimento in sicurezza di rifiuti speciali non pericolosi, per promuovere cultura – e dunque sostenibilità sociale – oltre a offrire un servizio di presidio ambientale per il territorio.

Costa ha portato in teatro la storia di donne controcorrente, spesso perseguitate, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili. Come Mary Anderson che ha inventato il tergicristallo, Maria Telke antesignana nell’impiego dell’energia solare e poi Marie Curie, Tina Anselmi, Anna Franck, Marlene Dietrich, Artemisia Gentileschi e molte altre. Alla fine più 100, una al minuto.

Il terzo Ecoincontro nell’ambito di “Pontedera delle donne” si terrà al teatro Era mercoledì 12 marzo, alle 21, con Nancy Brilli che leggerà il testo “A Penelope che prende la valigia”, adattamento teatrale dell’omonimo libro scritto da Cristina Manetti, ideatrice del festival “La Toscana delle donne” e capo di Gabinetto della Presidenza regionale.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.