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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

13 Dic, 2025
È stato presentato nei giorni scorsi a Nairobi il Global Environment Outlook 7 (GEO-7) dell’UNEP, il principale rapporto scientifico sullo stato dell’ambiente mondiale. Il GEO-7 fornisce una valutazione completa e interdisciplinare delle crisi ecologiche globali e delle loro cause sistemiche. L’edizione appena pubblicata fotografa un pianeta in piena destabilizzazione ecologica e mostra come crisi climatiche, perdita di biodiversità, degrado del suolo, inquinamento e rifiuti si stiano intensificando insieme, trasformandosi in una crisi sistemica globale. Il mondo è fuori rotta rispetto agli o…

12 Dic, 2025
Stiell: «Ogni frazione di grado di riscaldamento evitato salverà milioni di vite e miliardi di dollari di danni economici»
Esattamente dieci anni fa si chiudeva a Parigi la Cop21, ovvero la Conferenza Onu sul clima che ha partorito l’Accordo sul clima più importante che abbiamo ancora oggi a disposizione: mai prima di quel momento 196 “parti” (ovvero 195 paesi più l’Ue) avevano siglato un accordo per contrastare i cambiamenti climatici, e men che meno si erano dette d’accordo nel mantenere l’aumento di temperatura media globale “ben al di sotto dei 2°C (rispetto all’era preindustriale, ndr), con lo sforzo di raggiungere l’obiettivo più ambizioso di 1.5°C, raccomandato dalla scienza”. Dieci anni dopo, si è avvele…

11 Dic, 2025
È quanto emerge da uno studio realizzato da ricercatori del Potsdam institute for climate impact research ora pubblicato su Nature communications. La rapida espansione delle energie rinnovabili e la diffusione dell’elettrificazione sono i fattori chiave per rendere possibile questo cambiamento rispetto ai livelli attuali
Circa tre quarti delle attuali emissioni di gas a effetto serra nell'Unione europea derivano dalla combustione di combustibili fossili. Pertanto, l'uso di gas e petrolio deve diminuire in modo sostanziale per raggiungere l'obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 sancito dalla legge europea sul clima. In vista della conferenza Onu sul clima del 2023, l'Ue ha delineato la sua ambizione di rendere il mondo «prevalentemente libero dai combustibili fossili ben prima del 2050». Tuttavia, questa ambizione non si è tradotta in obiettivi concreti dell'Ue per la riduzione o l'eliminazione compl…

11 Dic, 2025
La Commissione europea ha presentato una serie di norme che mirano ad assicurare risparmi per le aziende e «semplificare» le norme su valutazioni ambientali, responsabilità del produttore e permessi. Sottolineano però Wwf, Lipu ed European environmental bureau: «Indebolite le leggi fondamentali dell’Ue che proteggono la natura e la salute delle persone»
In Italia come nel resto d’Europa, la galassia ambientalista boccia il pacchetto Omnibus a cui hanno dato via libera Commissione, Consiglio e Parlamento europeo. Non solo. Da Bruxelles ieri è arrivata anche luce verde a un pacchetto relativo alle infrastrutture energetiche che impatta sulle rinnovabili e a una serie di norme in materia di ambiente che, com’è ormai prassi negli ultimi mesi a livello comunitario, spingono sull’obiettivo di «semplificazione» andando però a discapito delle misure a tutela di natura e biodiversità. In particolare, la Commissione Ue, con l’obiettivo di «promuovere…

11 Dic, 2025
Il parere storico della Corte internazionale di giustizia lo conferma: non esistono multe automatiche, ma lo Stato può essere ritenuto legalmente responsabile, obbligato a cessare la violazione e a riparare i danni causati
Il 23 luglio 2025, la Corte Internazionale di Giustizia (CIG – di seguito la Corte), principale organo giudiziario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), ha emesso uno storico parere consultivo incentrato sugli obblighi degli Stati relativi al cambiamento climatico.  Per la prima volta, la Corte ha dichiarato, all’unanimità, che gli Stati hanno degli obblighi da adempiere in materia del cambiamento climatico, alla luce del diritto internazionale.  Le domande a cui la Corte ha dovuto rispondere, formulate dall’Assemblea Generale dell’ONU, sono…

10 Dic, 2025
È quanto emerge dagli ultimi dati diffusi da Copernicus, secondo i quali novembre è al terzo posto nella classifica dei mesi più caldi mai registrati. Il Wwf: «Serve uno stop alle vere cause della crisi climatica»
Sembra il remake di quanto avvenuto alla fine del 2024, quando i dati diffusi Copernicus segnalavano che probabilmente quello sarebbe stato l’anno più caldo mai registrato. Ora il Servizio per il cambiamento climatico dell’Unione europea ha diffuso l’ultimo bollettino mensile da cui emerge che il 2025 è sulla buona strada per diventare il secondo anno più caldo in assoluto, con novembre che è al terzo posto nella classifica dei mesi più caldi mai registrati. Non solo. Il mese è stato caratterizzato da una serie di eventi meteorologici estremi, viene sottolineato, tra cui nel periodo finale ci…

10 Dic, 2025
Confermate le «flessibilità» preventivate dai vertici comunitari nei mesi scorsi. La presidente della Commissione Ue von der Leyen: «Dimostrato il nostro impegno per l’azione per il clima e l’Accordo di Parigi»
«Oggi l’Ue dimostra il suo forte impegno per l’azione per il clima e l’Accordo di Parigi. Un mese dopo la Cop30, abbiamo trasformato le nostre parole in azioni, con un obiettivo giuridicamente vincolante di riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040. Abbiamo una chiara direzione di marcia verso la neutralità climatica e un piano pragmatico e flessibile per rendere la transizione pulita più competitiva». A parlare è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, subito dopo che Consiglio e Parlamento europeo hanno siglato un accordo su un obiettivo di riduzione del 90% del…

10 Dic, 2025
È quanto emerge dal report dell’Unep “Global environment outlook” a cui hanno lavorato 287 scienziati multidisciplinari provenienti da 82 Paesi. Entro il 2050, spiegano, con «trasformazioni radicali» degli attuali sistemi di sviluppo sarà possibile evitare nove milioni di morti premature grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, quasi 200 milioni di persone potrebbero uscire dalla denutrizione e oltre 100 milioni dalla povertà estrema
Assicurare benefici economici più elevati, fino a 20.000 miliardi di dollari all’anno entro il 2070, meno morti e meno povertà. Come? Investendo sulla salute del pianeta. A metterlo nero su bianco è il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (United Nations environment programme, Unep) nel “Global environment outlook” (settima edizione: “Un futuro che scegliamo). Il documento è stato pubblicato durante la settima sessione dell’Assemblea Onu per l’ambiente a Nairobi ed è il risultato del lavoro di 287 scienziati multidisciplinari provenienti da 82 diversi Paesi. Nel rapporto Unep viene s…