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Il cambiamento climatico sposta le piogge tropicali verso nord

Previsioni basate sulla modellazione computerizzata dell'impatto delle emissioni di carbonio
 |  Crisi climatica e adattamento

Lo studio “Contrasting fast and slow intertropical convergence zone migrations linked to delayed Southern Ocean warming”, pubblicato su Nature Climate Change da Wei Liu, Shouwei Li e Antony Thomasdell’Università della California Riverside (UCR), Chao Li del Max-Planck-Institut für Meteorologie e Maria Rugenstein della Colorado State University prevede che «Le emissioni incontrollate di carbonio costringeranno le piogge tropicali a spostarsi verso nord nei prossimi decenni, il che avrebbe un impatto profondo sull'agricoltura e sulle economie vicine all'equatore».
All’UCR spiegano che «Lo spostamento delle piogge verso nord sarebbe causato da complessi cambiamenti nell'atmosfera stimolati dalle emissioni di carbonio che influenzano la formazione delle zone di convergenza intertropicali. Tali zone sono essenzialmente motori atmosferici che guidano circa un terzo delle precipitazioni mondiali».
Ad essere più colpite sarebbero le regioni tropicali a nord e sud dell’equatore, in particolare i Paesi dell'Africa centrale, il Sud America settentrionale e gli stati insulari del Pacifico. A subirna le conseguenze sarebbero soprattutto le cltivazioni di caffè, cacao, olio di palma, banane, canna da zucchero, tè, mango e ananas.
Ma Liu, professore associato di cambiamenti climatici e sostenibilità al Department of Earth Sciences and Planetary Sciences dell'UCR, sottolinea che «Tuttavia, lo spostamento verso nord durerà solo circa 20 anni prima che forze più grandi derivanti dal riscaldamento degli oceani meridionali spostino le zone di convergenza verso sud e le mantengano lì per un altro millennio».
Le zone di convergenza intertropicali sono aree lungo o vicino all'equatore dove gli alisei degli emisferi settentrionale e meridionale si incontrano e si lanciano verso l'alto nelle quote più fredde, aspirando grandi volumi di umidità dagli oceani. Mentre questa aria umida si raffredda a quote più elevate, si formano nubi temporalesche, che consentono temporali torrenziali. Le foreste pluviali tropicali possono avere fino a 4 metri di pioggia all'anno.
Liu sottolinea che «Il cambiamento delle precipitazioni è molto importante. Si tratta di una regione con precipitazioni molto intense. Quindi, un piccolo cambiamento causerà grandi cambiamenti nell'agricoltura e nell'economia delle società. Influenzerà molte regioni. Abbiamo utilizzato sofisticati modelli informatici per prevedere l'influenza atmosferica delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione continua di combustibili fossili e altre fonti. Questo modello climatico include molti componenti dell'atmosfera, dell'oceano, del ghiaccio marino e della terra. Tutti questi componenti interagiscono tra loro. In pratica, cerchiamo di simulare il mondo reale. Nel modello, possiamo aumentare le nostre emissioni di anidride carbonica dai livelli preindustriali a livelli molto più alti».
Lo studio ha tenuto conto di come le emissioni di carbonio influenzano la quantità di energia radiante nella parte superiore dell'atmosfera. Ha anche preso in considerazione i cambiamenti nel ghiaccio marino, nel vapore acqueo e nella formazione delle nubi. Questi e altri fattori hanno determinato condizioni che spingono verso nord. fino a 0,2 gradi in media, le zone di convergenza che formano la pioggia.

Redazione Greenreport

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