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La Repubblica democratica del Congo ha denunciato Apple accusandola di usare “minerali insanguinati”

«Si tratta di un’azienda da trilioni di dollari, che si deve presumere conosca le conseguenze delle sue azioni»
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La Repubblica democratica del Congo si è affidata a un team internazionale di avvocati per presentare due denunce penali contro le filiali Apple in Francia e Belgio, accusando la multinazionale della mela morsicata di aver contaminato la propria catena di approvvigionamento con “minerali insanguinati” provenienti da zone di conflitto nell’Africa sub-sahariana, oltre che di usare pratiche commerciali ingannevoli per rassicurare i propri consumatori.

«Colorate la mela di rosso e non di verde – dichiara il legale Robert Amsterdam – Si tratta di un’azienda da trilioni di dollari che si deve presumere conosca le conseguenze delle sue azioni. Basta con la negazione delle responsabilità e il nascondersi dietro la falsa narrativa delle difese della catena di approvvigionamento».

Secondo la Repubblica democratica del Congo, queste attività hanno alimentato un ciclo di violenza e conflitti finanziando milizie e gruppi terroristici e hanno contribuito al lavoro minorile forzato oltre che alla devastazione ambientale.

«Queste denunce presentate contro Apple sono una questione di grande interesse pubblico in un momento in cui i paesi europei, i consumatori e le organizzazioni non governative stanno aumentando il loro controllo sulle catene di fornitura internazionali», aggiunge il legale Christophe Marchand.

Da parte sua la Apple ha respinto in toto le accuse, sottolineando di «contestare fermamente» tali affermazioni e di essere «profondamente impegnata nell'approvvigionamento responsabile» dei minerali che stanno alla base dei propri prodotti. Le autorità di Francia e Belgio, riporta la Bbc, valuteranno ora se ci sono prove sufficienti per procedere con l'azione legale.

Redazione Greenreport

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