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In due rapporti i risultati del progetto europeo Incite-dem

Partecipazione e innovazioni democratiche non hanno ancora raggiunto il successo sperato

Andare oltre i tradizionali meccanismi di voto è essenziale per recuperare fiducia nelle istituzioni e governare la transizione ecologica
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Le democrazie europee e globali alle prese con un calo generale della fiducia, l'aumento del populismo e la crescente disillusione dell'opinione pubblica nei confronti delle istituzioni politiche tradizionali: le innovazioni democratiche, per una governance più inclusiva e per affrontare le pressanti sfide della sostenibilità, possono rappresentare uno strumento molto utile per invertire la rotta, ma non hanno ancora raggiunto il livello necessario per incidere davvero.

È quanto emerge da due nuovi rapporti pubblicati in seno al progetto europeo Incite-dem, che ha esplorato le varie opzioni in campo. Le innovazioni democratiche puntano a coinvolgere attivamente i cittadini nei processi decisionali e di definizione delle politiche, garantendo una forma più diretta di coinvolgimento del pubblico. Gli esempi includono il bilancio partecipativo, in cui i cittadini contribuiscono a decidere come vengono assegnati i fondi pubblici, e i mini-pubblici deliberativi, come le assemblee o le giurie dei cittadini, in cui individui selezionati casualmente deliberano su questioni pubbliche complesse e formulano raccomandazioni per i politici.

Il Regno Unito, la Germania e l'Italia sono ai vertici delle innovazioni democratiche, dimostrando sia una lunga tradizione di sperimentazione democratica che i recenti sforzi per promuovere la partecipazione dei cittadini alla governance. Ma i rapporti evidenziano anche i limiti di questa diffusione: la maggior parte delle innovazioni democratiche sono attuate a livello locale, spesso concentrandosi su progetti guidati dalla comunità. Se da un lato questa attenzione locale consente l'innovazione e la sperimentazione, dall'altro solleva interrogativi sulla scalabilità

Nonostante alcuni esempi di innovazioni democratiche a livello nazionale, come la Convenzione costituzionale irlandese o le recenti assemblee sul clima a livello dell'Ue, le relazioni avvertono che l'aumento di queste innovazioni rimane una sfida significativa. Inoltre le innovazioni democratiche rimangono spesso concentrate nelle fasi decisionali del ciclo politico, con una minore influenza nelle fasi successive di attuazione e valutazione.

Sebbene le innovazioni democratiche siano promettenti per ricostruire la fiducia e colmare il divario tra governi e cittadini, il progetto Ue avverte anche che è necessario fare molto di più: «Sebbene iniziative come il bilancio partecipativo e le assemblee dei cittadini possano contribuire a ripristinare la fiducia del pubblico e ad avvicinare i cittadini al processo decisionale, non sono una panacea – commentano dal Kyoto club – Per avere un impatto realmente trasformativo, le innovazioni democratiche devono essere più inclusive, coinvolgere i gruppi emarginati e sottorappresentati ed essere sostenute da quadri istituzionali che garantiscano l'attuazione delle loro raccomandazioni. Senza queste garanzie, c'è il rischio che le innovazioni democratiche possano rimanere simboliche piuttosto che trasformative».

Redazione Greenreport

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