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I Verdi europei contro Fitto commissario e vicepresidente Ue

Terry Reintke: «Abbiamo seri dubbi sul portafoglio e sulle qualifiche assegnate a Fitto»
 |  Approfondimenti

La nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo per la coesione e la riforma da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen aveva suscitato immediate polemiche con i Verdi, i liberali di Renew e i socialisti e democratici (S&D) che avevano contestato la decisione di assegnare una vicepresidenza a un rappresentante di Fratelli d’Italia e dell’European Conservatives and Reformists Group (ECR), nel quale FdI è il partito egemone ma che non ha sostenuto la rielezione della von der Leyen.
Di tutto questo si è ricordata la co-presidente dei Verdi, Terry Reintke, che intervenendo durante un briefing online in vista delle audizioni dei nuovi commissari europei designati ha nuovamente messo in dubbio l’idoneità di Fitto ad assumere la carica di vicepresidente della Commissione Ue.
«Abbiamo seri dubbi sul portafoglio e sulle qualifiche assegnate a Fitto . ha detto la Reintke - La sua posizione non riflette la maggioranza che ha sostenuto Ursula von der Leyen a luglio. Per questo motivo, siamo piuttosto scettici sulla sua nomina a vicepresidente esecutivo e faremo pressione per ottenere aggiustamenti a questo proposito».
Già a settembre, Angelo Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde e deputato dell’Alleanza Verdi – Sinistra Italiana, aveva detto che «Noi non siamo contrari al fatto che l’Italia abbia un commissario in Europa, in quanto le spetta di diritto. Sosterremo questa posizione. Siamo contrari, però, che sia Fitto, e non lo voteremo. E’ stato un disastro come ministro: per il PNRR ha dovuto stralciare risorse importanti, penso alla questione della rigenerazione urbana, che coinvolge quartieri degradati come Scampia e lo Zen, con la perdita di diversi miliardi di euro. Sarà poi Giorgia Meloni a dare indicazioni sul commissario, ma quella indicazione non la condividiamo».
Ma, come ha detto a Euractiv l’analista politico e professore all’Università LUISS, Lorenzo Castellani, «Sembra improbabile che Fitto venga respinto. Nessuno a Roma scommette attualmente su una bocciatura, il governo italiano sembra essere abbastanza fiducioso sulla conferma di Fitto. Tutta la destra, compreso il PPE, voterà per lu e c’è ottimismo sul fatto che il Partito Democratico potrebbe decidere di appoggiare Fitto».
Infatti, mente la Sinistra non voterà sicuramente Fitto e i Verdi hanno nuovamente din mostrato tutto il loro scetticismo, l’S&D non ha ancora preso una decisione definitiva in attesa delle dichiarazioni di Fitto, ma è evidente che i socialisti temono che una bocciatura della candidatura di Fitto potrebbe portare il Partito Popolare Europeo (che sta già subendo forti pressioni in questo senso dal Partido Popular spagnolo) a non votare per la socialista Teresa Ribera, che sarà l’ultima commissaria europea candidata ad essere esaminata il 12 novembre.

Redazione Greenreport

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