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Acqua, dal 2014 nuove regole sulle tariffe

 |  Acqua

Dal prossimo 1° gennaio sono previste novità per le italiche tariffe dell'acqua. Entrerà in vigore il nuovo Metodo Tariffario Idrico e diventerà operativa la Direttiva sulla trasparenza delle bollette per renderle più chiare e dare maggiori informazioni sui diritti dei consumatori, con l’obbligo ai gestori di pubblicare on line le Carte dei servizi.

L’annuncio è stato dato dal presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas Guido Bortoni nel corso della “Conferenza nazionale sulla regolazione dei servizi idrici” che si è tenuta oggi a Milano. «Gli obiettivi prioritari dell’Autorità nel settore idrico sono promuovere, attraverso una regolazione stabile e certa, l’economicità, l’efficienza e l’equilibrio economico finanziario nelle gestioni, un servizio di qualità, lo sviluppo delle infrastrutture e la sostenibilità ambientale della fornitura affinché tutta la cittadinanza possa avere una “buona acqua”, restituita alla natura dopo una depurazione efficace, non lasciando alle generazioni future un’eredità negativa di inquinamento e sprechi».

Se questi sono gli obiettivi la strada per perseguirli è ancora molto lunga. Le criticità più rilevanti riconosciute dalla stessa Aeeg riguardano le perdite di rete, pari ad oltre il 30% dell’acqua immessa e non fatturata, un livello fra i peggiori in Europa, ma anche l’assenza di servizi di fognatura per il 15% della popolazione e di servizi di depurazione per il 30% della popolazione. In Spagna questa percentuale è intorno al 22, in Gran Bretagna al 19%, in Danimarca al 10% e in Germania al 7%. I depuratori, inoltre, sono spesso obsoleti (in media oltre 20 anni di attività), inefficienti o inadeguati. Questa situazione ha determinato l’apertura di numerose procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese per violazione della Direttiva 91/271, con il rischio di rilevanti sanzioni economiche in caso di condanna. L’Aeeg stima che sono state realizzate meno del 56% delle opere necessarie e che gli interventi più urgenti per superare carenze croniche e mettersi in regola con gli adempimenti europei richiedono oltre 25 miliardi di euro nei prossimi 5 anni.

«Una spesa così rilevante è difficilmente sostenibile con le sole tariffe. Per questo – ha aggiunto  Bortoni- insieme alle misure tariffarie l’Autorità è orientata allo sviluppo di nuove opzioni finanziarie integrative e innovative quali, ad esempio, l’introduzione di hydrobond (titoli obbligazionari vincolati al finanziamento di piani di investimento), titoli di efficienza idrica e fondi nazionali, locali o ancor meglio di garanzia». Altre criticità riguardano la stratificazione normativa, la presenza di diversi metodi tariffari e la molteplicità di soggetti coinvolti.

Tornando alle novità previste per il 2014, il nuovo Metodo Tariffario Idrico, informa l’Aeeg, farà riferimento a due principi guida: la selettività e la responsabilizzazione da attuare attraverso una regolazione asimmetrica, capace di adattarsi alle diverse esigenze di un settore molto differenziato a livello locale e nella governance. Nello specifico, sono previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari rispetto ai quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace a seconda dei propri obiettivi di sviluppo e delle peculiarità territoriali. Per quanto riguarda l’anno in corso sono già state approvate le tariffe di 486 gestioni in base al precedente metodo tariffario transitorio, per un totale di oltre 20 milioni di abitanti serviti; l’incremento medio è stato del  2,7% rispetto al 2012, un valore inferiore al limite previsto dall’Autorità per evitare aumenti indiscriminati.

«Sono stati inoltre approvati i criteri per la restituzione nelle bollette dei consumatori dell’importo corrispondente alla remunerazione del capitale investito abrogata dal referendum del 2011- hanno informato dall’Aeeg- A inizio dicembre, è stato intimato ai soggetti che non avevano ancora proceduto, di individuare entro 30 giorni l’importo da restituire agli utenti. Trascorsa questa scadenza, l’Autorità determinerà forfetariamente il rimborso».

Sono in corso poi altre iniziative a tutela dei consumatori  come l’avvio di un’indagine per verificare il rispetto delle norme sulla lettura dei consumi e la gestione del contatore, indispensabile anche per introdurre la ‘tariffa sociale’ prevista nel ddl ambiente collegato alla legge Stabilità. Infine sugli interventi per garantire ai soggetti economicamente disagiati una fornitura gratuita per soddisfare i bisogni fondamentali, l’Aeeg ha fatto una consultazione prevedendo anche misure per limitare la progressività tariffaria alle famiglie numerose e ulteriori interventi per favorire l’accesso all’acqua. Di questo ultimo tema, come di molti altri inerenti il settore idrico, se ne parla da tempo ma non si riesce a venirne a capo.

Redazione Greenreport

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