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Salvini presenta un elenco di 531 opere per l’acqua per 12 miliardi, ma non è il Ponte e impegna solo 900 milioni

 |  Editoriale

Costerebbero quanto l’inutile Ponte sullo Stretto - 13,5 miliardi previsti nel Documento di Economia e Finanza 2023, più altri 1,1 miliardi di raccordi Fs e Anas, e la legge di Bilancio 2024 ne stanzia 11,6 - ma per i 12 miliardi di euro del fabbisogno di infrastrutture del sistema idrico nazionale, reti colabrodo e impianti fariscenti o inesistenti verso Sud del «Piano nazionale per gli interventi nel settore idrico (PNISSI)», Salvini ha rimesso sul piatto appena 900 milioni di euro già inseriti nel PNRR.

Se il dato positivo è il primo elenco di opere indispensabili frutto del decreto attuativo interministeriale 350 dell'ottobre 2022 che, in piena siccità, portò alla pubblicazione di un bando di fabbisogni da parte del Ministero delle Infrastrutture con opere presentate da Regioni e Province autonome, Autorità di bacino distrettuali e Enti di governo d'ambito, il dato negativo è l’assenza di certezze sul finanziamento del parco opere. 

Al Mit sono arrivate complessivamente 562 richieste per un importo complessivo di oltre 13 miliardi di euro. DI queete, 521 sono state dichiarate ammissibili e classificate in 4 classi (A,B,C,D) con criteri oggettivi. E ne sono state selezionate - in tre classi A, B e C - 418, per un importo di circa 12 miliardi di euro.

Ma, a differenza del costo dell’inutile Ponte sullo Stretto, l’impegno finanziario del Governo vale solo per l’8% delle opere. I 12 miliardi necessari per realizzare l’intero PNISSI, mettono le mani avanti al ministero, potranno essere programmati nei prossimi anni, man mano che risorse di varia natura, statali o europei o dei vari ministeri potranno rendersi disponibili. Quindi restano i circa 900 milioni di euro più altri 50 milioni per incentivare le progettazioni di opere gia pianificate.

Eppure si tratta di opere essenziali, di accumulo, trasporto e distribuzione primaria e secondaria della risorsa idrica, e al momento la più beneficiata è la Basilicata che riceverà 113,7 milioni, seguita dalla Sicilia 92, dalla Lombardia con 77,8 e dal Veneto per 69,5 milioni. 

Il MIT aggiornerà la pianificazione periodicamente. Nelle tabelle la sintesi per Regione delle proposte presentate e di quelle ammesse

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Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it