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Rifiuti urbani, risolto il mistero italiano sui target di riciclo. Ma il 2025 porta una nuova sfida

 |  Editoriale

Il Rapporto rifiuti urbani del 2024, pubblicato da Ispra su dati del 2023, chiarisce finalmente, e speriamo in modo definitivo, il “mistero” del raggiungimento o meno da parte dell’Italia dell’obiettivo del 50 % di riciclo al 2020.

Com’è noto la Commissione ha notificato quest’anno all’Italia l’avvio della procedura di messa in mora (in vista di una possibile procedura di infrazione) per il mancato raggiungimento dell’obiettivo di riciclo al 2020. La Commissione si era basata sullo scorso Rapporto rifiuti urbani (2023, su dati 2022) che indicava al 2020 un tasso di riciclaggio totale del 48,4%, quindi inferiore al target.

andrea sbandati target riciclo 2024 1

Ispra aveva riportato nel Rapporto 2022 il Metodo di calcolo attualmente in vigore, ma aveva rimosso dal volume il risultato del calcolo fatto con i criteri consentiti nel 2020: quattro criteri possibili, di cui uno idoneo al raggiungimento del target (54,4%), ovvero il criterio che consentiva di considerare solo alcune frazioni merceologiche (carta, vetro, plastiche, legno, metalli).  Ispra ripubblica quest’anno quel dato, che oltretutto dimostra che l’Italia aveva raggiunto l’obiettivo del 50% di riciclo, secondo quel metodo di calcolo consentito, già nel 2018, due anni prima del previsto.

andrea sbandati target riciclo 2024 2

Il Rapporto 2024 chiarisce quindi tutto e speriamo sia sufficiente ad archiviare il dossier “procedura di infrazione”, che sarebbe suonato uno schiaffo assurdo verso uno dei Paesi europei che ricicla di più. Resta il fatto che per il target del 2025 (conteggiato fra due anni) si dovrà esclusivamente utilizzare il nuovo metodo di calcolo stabilito nel 2019 dalla Commissione europea. E quel criterio (che considera la percentuale di riciclo di tutti i materiali sul totale dei rifiuti urbani) ci dice che siamo appena sopra il 50% al 2023, e dovemmo quindi fare un balzo del 5% in due anni. Scampato il pericolo per il 2020, quindi, ora occorre monitorare attentamente l’andamento del riciclo italiano dei rifiuti urbani in vista del 2025, che è dietro l’angolo.

Andrea Sbandati

Andrea Sbandati è senior advisor di Confservizi Cispel Toscana (l’Associazione regionale delle imprese di servizio pubblico), dopo esserne stato Direttore fino a novembre 2024. È esperto senior nella regolazione economica della gestione dei rifiuti urbani e dei servizi idrici (sistemi tariffari, piani industriali, benchmark), come nella organizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporti, energia, altro). Ricercatore senior nel campo della gestione dei rifiuti e dell'acqua, docente in Master di specializzazione nella regolazione economica dei servizi ambientali locali (Sant'Anna, Turin school of regulation). Da venti anni coordinatore ed esperto di progetti di assistenza tecnica e cooperazione internazionale nei servizi pubblici locali (Medio Oriente, Africa, Sud America).