Raccolta differenziata, da Sei Toscana e Ato al via un progetto partecipativo per capire come migliorare
Sei Toscana, la partecipata pubblica che svolge il ruolo di gestore unico dei servizi d’igiene urbana nei 104 Comuni dell’Ato sud, ha avviato oggi un nuovo progetto di partecipazione attiva per coinvolgere direttamente i cittadini nella costruzione delle future campagne di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata.
«Migliorare la qualità della raccolta differenziata è una sfida fondamentale – spiega il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini – Nel nostro territorio, gli ultimi anni hanno visto una crescita costante delle percentuali della differenziata, ma, in alcune frazioni merceologiche, si riscontrano a volte ancora molte impurità che possono compromettere l’efficacia del riciclo e aumentare i costi di gestione. Sebbene le riorganizzazioni dei servizi stiano portando risultati molto positivi, occorre fare uno sforzo in più per garantire un’effettiva economia circolare».
Gli ultimi dati certificati dall’Agenzia regionale recupero risorse (Arrr) mostrano infatti che la crescita più importante nella raccolta differenziata toscana nel corso del 2023 sia stata conquistata proprio da Sei Toscana (+3%), riducendo il gap storico rispetto agli altri due ambiti territoriali ottimali toscani: la costa resta in vetta col 71%, segue la Toscana centrale col 68%, infine l’area sud col 58%. Ma la quantità non è tutto, come mostrano i dati Ispra raccolti a livello nazionale: la forbice fra differenziata (66,6%) e riciclo (50,8%) dei rifiuti urbani è ancora ampia, a testimoniare un elevato tasso di scarto delle raccolte differenziate e una scarsa incidenza del riciclo proveniente da trattamenti ed impianti.
Per capire meglio come fare i prossimi passi avanti, il progetto lanciato oggi da Sei Toscana prevede la realizzazione di una serie di focus group che, in questa prima fase, coinvolgeranno direttamente una ventina di comuni delle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Livorno, già interessati dalla riorganizzazione dei servizi e proseguiamo poi per step progressivi.
Attraverso questi incontri, Sei Toscana vuole comprendere quali siano i punti su cui insistere di più nella comunicazione, ma anche gli ostacoli, le difficoltà e le motivazioni che influenzano il comportamento delle persone nel conferimento dei rifiuti. I risultati di questa indagine serviranno poi a creare messaggi più chiari, efficaci e vicini alle reali esigenze dei cittadini.
«Il miglioramento della qualità del servizio passa necessariamente dal coinvolgimento attivo dei cittadini, anche nella definizione delle strategie necessarie – commenta Alessandra Biondi, presidente del Consiglio direttivo di Ato Toscana Sud – In questo processo di riorganizzazione, l’obiettivo non è solo aumentare la raccolta differenziata, ma migliorarne la qualità, garantendo un reale recupero delle frazioni merceologiche. Per riuscirci, è fondamentale che ogni soggetto comprenda il proprio ruolo e ne assuma la responsabilità. Solo con consapevolezza e impegno si possono ottenere risultati concreti. Per questo, è essenziale condividere le strategie proprio con chi ne sarà direttamente coinvolto. Ringrazio Sei Toscana per aver riconosciuto questa necessità e per aver avviato con Ato un progetto che rappresenta un passo avanti nel percorso di miglioramento su cui stiamo lavorando».
I focus group coinvolgeranno persone di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, selezionate attraverso una campagna di reclutamento che partirà nei prossimi giorni. Le sessioni, della durata di circa due ore, offriranno uno spazio di confronto libero e costruttivo, guidato da esperti del settore. Per questo nuovo progetto, Sei Toscana si avvale della collaborazione di Fuorisede, agenzia di comunicazione specializzata in progetti di comunicazione integrata, a partire dall'analisi dei bisogni dei diversi pubblici di riferimento.
Per dare la propria disponibilità ad iscriversi ai focus group è necessario seguire la procedura dall’homepage di www.seitoscana.it, oppure QR code.