L’esplosione all’Eni di Calenzano è stata registrata anche dalla Rete sismica nazionale
Alle ore 10:21 di ieri 9 dicembre si è verificata un’esplosione nel deposito Eni di Calenzano (FI), dove il Cane a sei zampe sta collaborando con l’autorità giudiziaria per l’accertamento delle dinamiche dell’incidente che ha coinvolto una delle autobotti presso la pensilina di carico del proprio deposito carburanti.
Ad oggi sono quattro le morti accertate, dopo che due delle tre persone disperse sono state ritrovate cadavere stamattina. A sottolineare la drammaticità dell’incidente è anche l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che informa come il boato di ieri sia stato registrato anche dalla Rete sismica nazionale.
L’esplosione ha infatti provocato un terremoto con una magnitudo equivalente pari a 0.9. L’immagine in pagina riporta un’elaborazione effettuata dal collega Davide Piccinini (INGV-ONT) in cui sono mostrate le tracce delle due stazioni più vicine al sito, vale a dire la stazione Montemurlo (MPPT) e la stazione Carmignano (CRMI) poste rispettivamente a 13 e 15 km dal sito industriale. Si nota dapprima l’arrivo delle onde P prodotte dallo scoppio e dopo circa 40-45 secondi un altro segnale più ampio che corrisponde all’onda acustica del boato.