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Life: l’Europa finanzia il progetto Escapos di Firenze

Analizzare, studiare, bilanciare e ottimizzare i flussi energetici del sistema urbano per la mitigazione e l’adattamento climatico resiliente
 |  Toscana

Nell’ambito dei nuovi finanziamenti LIFE per il Programma per l'ambiente e l'azione per il clima, la commissione europea ha finanziato con 1.473. 387,43 euro il progetto Environment energy for Strategic CApillary urban POlicieS (Escap) che vede come capofila il Comune di Firenze, e come partecipanti l’università di Firenze, Baker Hughes-Nuovo Pignone, Nuovo Pignone Internationall, Vie en.ro.se Ingegneria e a Fondazione Futuro delle Città.e che punta all'ottimizzazione e alla sperimentazione di un nuovo approccio sia per la pianificazione dell'adattamento climatico sia per il monitoraggio dei risultati delle politiche e degli interventi attuati dal Comune.

Nella scheda del progetto Escapos  - che ha un budget complessivo di 2 455 645,72 euro -  si legge che «Lo strumento operativo integrato che verrà ottimizzato e sperimentato in un'area pilota del Comune di Firenze (Firenze Nova) è il sistema Escapos, destinato ad essere integrato nella Smart City Control Room della Città, attualmente in fase di completamento. Escapos consente di analizzare, studiare, bilanciare e ottimizzare i flussi energetici di qualsiasi sistema urbano in un'ottica di mitigazione e adattamento climatico resiliente. Verrà quindi effettuato un monitoraggio continuo ante/post-operam nell'area (parametri: temperatura, umidità, qualità dell'aria, velocità e direzione del vento, illuminamento), eseguito anche con sistemi di monitoraggio indossabili che verranno ottimizzati come prodotto del progetto, finalizzati a popolare dinamicamente il database dati e verificare l'efficacia di una serie di interventi con impatto sulla situazione complessiva dell'area. Gli interventi di mitigazione climatica che saranno realizzati si collegano a quanto già previsto dal Piano Verde del Comune di Firenze, attraendo sul territorio una serie di investimenti pubblici. Oltre agli interventi realizzati dall'ente pubblico, un valore aggiunto è il coinvolgimento nel progetto di soggetti privati ​​(aziende) insediati sul territorio, al fine di realizzare ulteriori interventi di miglioramento ambientale (tetti verdi, tinteggiature con polimeri per ridurre l'assorbimento di calore, ecc.) e avviare un sistema virtuoso di collaborazione pubblico/privato per la gestione del territorio. Punto di forza del progetto sarà l'intensa attività di comunicazione alla popolazione e il suo coinvolgimento diretto».

All’università di Firenze, che ha la responsabilità scientifica del progetto LIFE, sottolineano che «Escapos ,

è un progetto che punta a ottimizzare e testare un nuovo approccio metodologico e operativo per soluzioni di resilienza urbana, adattamento e mitigazione climatica compreso isole di calore e sacche termiche e a monitorare i risultati delle politiche e degli interventi attuati dal Comune. Gli interventi di mitigazione climatica si collegano a quanto già previsto dal Piano del Verde del Comune di Firenze, attirando una serie di investimenti pubblici nell’area. Un valore aggiunto è il coinvolgimento nel progetto di soggetti privati presenti sul territorio, al fine di realizzare ulteriori interventi di miglioramento ambientale (tetti verdi, tinteggiature con polimeri per ridurre assorbimento di calore, ecc.) e di avviare un sistema virtuoso di collaborazione pubblico/privato per la gestione del territorio».

Carla Balocco, professoressa di fisica tecnica ambientale all’università di Firenze e responsabile scientifico del progetto, evidenzia che «Il concetto strategico  è il Volume di Controllo Dinamico (DCV), una sorta di superficie immaginaria che racchiude edifici, piante e l’aria che li circonda, cioè uno spazio tridimensionale e fisico entro cui realizzare il monitoraggio, definito a partire da un edificio, un insieme di edifici o un intero quartiere. Dati ed informazioni vengono correlati al DCV e georeferenziati con l’uso di Geographical Information Systems per consentire l’analisi di grandi quantità di dati e informazioni».

Escapos si basa su un monitoraggio ambientale continuo prima e dopo gli interventi sull’area  (parametri: temperatura, umidità, qualità dell’aria, velocità e direzione del vento, radiazione solare ed illuminamento, inquinanti/contaminanti), tramite stazioni fisse e sistemi indossabili, insieme ad un monitoraggio su basi volontarie di campioni di soggetti, coinvolgendo così gruppi specifici di popolazione per sviluppare un approccio equo, inclusivo e consapevole alle questioni legate ai cambiamenti climatici.

Per l’Ateneo fiorentino, la Balocco e i Dipartimenti DIDA, DAGRI, DINFO, NEUROFARBA, Fisica e Astronomia: svilupperanno anche modelli sinergici integrati di monitoraggio ambientale e di benessere percepito adattivo, integrati al Dynamic Control Volume (DCV), per scenari futuri di adattamento climatico, sostenibilità e tutela della salute.

L’area pilota del progetto, compresa tra il tratto ferroviario-stazione Rifredi e viale Guidoni, compresa la zona edificata e verde presso il Giardino Lippi, nel Quartiere 5, in zona “Firenze Nova”: fortemente antropizzata, che necessita di nuovi spazi verdi di aggregazione e di migliorare la qualità urbana e il benessere delle persone che ci vivono.

All’Università di Firenze concludono: «L’innovazione del progetto Escapos risiede anche nel fatto che gli interventi saranno calibrati sull’effettive emergenze ambientali, energetiche e sociali urbane, prevedendo soluzioni ad hoc per ogni specifico luogo sempre modificabili e migliorabili proprio nell’ottica della green energy transition e del green sustainable design delle nostre città. Ciò contribuirà a rendere efficaci tutte le azioni strategiche messe in atto dal Comune di Firenze. Escapos risulta quindi uno strumento fisico concreto che facilita il compito delle pubbliche amministrazioni e degli enti locali nello stanziare i fondi disponibili per la realizzazione di interventi di adattamento climatico e resilienza e di tutela della salute delle persone e della natura».

Redazione Greenreport

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