Dall’Ue all’Italia 446,6 mln di euro per i danni subiti dalla alluvioni in Toscana ed Emilia-Romagna nel 2023
Con 632 voti a favore, 7 voti contrari e 3 astensioni, gli eurodeputati hanno dato oggi il via libera in plenaria alla proposta avanzata dalla Commissione europea di assegnare oltre 1 miliardo di euro dal Fondo di solidarietà Ue (Fsue) a interventi di recupero in cinque Paesi a causa delle gravi alluvioni del 2023.
Nel testo approvato, gli europarlamentari sottolineano inoltre che il «numero crescente di catastrofi naturali gravi e distruttive in Europa» e ritengono che «il bilancio del Fsue o il suo equivalente dovrebbe essere ampliato in vista dell’imminente proposta della Commissione sul nuovo Quadro finanziario pluriennale».
Nel mentre all’Austria saranno dunque destinati 5,2 mln di euro, alla Francia 46,7 mln di euro, alla Grecia 101,5 mln di euro, alla Slovenia 428 mln di euro e all’Italia – il maggior beneficiario – 446,6 mln di euro, suddivisi in 378,8 per la regione Emilia-Romagna a seguito dei danni causati dalle alluvioni del maggio 2023 e altri 67,8 milioni di euro per la regione Toscana a seguito delle alluvioni dell'ottobre e del novembre 2023.
«Un passo importante – commenta l’eurodeputato toscano Dario Nardella, già sindaco di Firenze – Ora il governo italiano non perda tempo ad attribuire queste risorse assegnate».
Finora non è andata così. L’alluvione che ha travolto la Toscana lo scorso 2 novembre si è lasciata alle spalle 8 morti e danni per almeno 2,7 miliardi di euro, un evento meteo estremo immediatamente riconosciuto come di rilevanza nazionale, anche se i fondi finora arrivati dal Governo Meloni coprono solo in minima parte i danni subiti.
Si tratta infatti di appena 122 mln di euro per le somme urgenze (a fronte dei 162 richiesti dalla Regione) e di altri 66 mln di euro per il sostegno ai territori colpiti (mentre la Regione ha messo in campo circa 37 mln di euro, 25 per le famiglie e 12 per le imprese). Altri 67,8 mln di euro potrebbero ora arrivare dal Fondo di solidarietà dell’Ue, ma com’è evidente si tratta di briciole rispetto a quanto necessario per ristorare i danni.
Non solo: la Toscana è stata lasciata a sbrigarsela da sola anche per quanto riguarda la prevenzione verso le prossime alluvioni che, più prima che poi in epoca di crisi climatica, torneranno ad abbattersi sul territorio
A denunciarlo è stata l’assessora all’Ambiente e Protezione civile, Monia Monni. Mentre la Regione per il ripristino dei danni ha già speso circa 160 mln di euro, dal Governo Meloni sul fronte ricostruzione e prevenzione non ci sono notizie.
«Abbiamo bisogno di 1,1 miliardi di euro da dedicare alla ricostruzione per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteo climatici – spiegava poco più di un mese fa Monni – E siamo molto preoccupati per ciò che può accadere nel prossimo inverno. Ciò che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ma senza adeguate risorse è impossibile dare al territorio quello di cui ha bisogno. La Regione ha fatto un percorso molto serrato per terminare le somme urgenze di ripristino dei danni dell’alluvione del novembre 2023, ma il Governo si è dimenticato della Toscana».