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Presentato oggi il Piano operativo triennale al 2026

Il porto di Livorno punta a importare idrogeno verde dal nord Africa

Continua ad avanzare la Darsena Europa. Guerrieri: «Il progetto esecutivo con relativa verifica verrà approvato a breve»
 |  Toscana

L’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Tirreno settentrionale ha aggiornato il proprio Piano operativo triennale (Pot) –  ovvero il che definisce le strategie di sviluppo delle attività portuali dell’Alto Tirreno – presentandolo oggi in Comitato di gestione.

Sette i temi portanti del documento: infrastrutturazione; internazionalizzazione; intermodalità; transizione energetica; transizione digitale; lavoro e inclusione sociale.

Per quanto riguarda in particolare il porto diLivorno, viene ribadita l’indispensabilità della Darsena Europa: «Con la pronuncia di compatibilità ambientale e l'esito positivo della procedura europea sulla compatibilità dei finanziamenti con la legge sugli aiuti di Stato – dichiara il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri – è stato fatto un importante passo in avanti verso la realizzazione dell'infrastruttura, il cui progetto esecutivo con relativa verifica verrà approvato a breve. A questo punto, ogni sforzo sarà dedicato per cercare di consegnare i lavori a mare alle imprese aggiudicatrici dell’appalto», aggiungendo che nel corso del 2025 si svolgerà peraltro la preparazione della specifica gara per l’individuazione dell’operatore economico che provvederà a realizzare il previsto terminal contenitori.

Con riferimento al tema delle connessioni e dell'intermodalità, Guerrieri ha fatto presente che l'Adsp continuerà a seguire i lavori e le progettazioni per lo sviluppo della rete ferroviaria da parte di Rfi, a cominciare dal progetto Raccordo, che, una volta completata la realizzazione dello “Scavalco” sulla direttissima porto-interporto, andrà a collegare il polo di Guasticce con i i binari della Pisa-Collesalvetti-Vada.

In relazione a quest'opera, nel Pot viene però sottolineata la necessità di interloquire costantemente con il ministero delle Infrastrutture – che un anno fa ha definanziato per 300 mln di euro per realizzare il collegamento ferroviario oggi inesistente tra l’interporto e la linea Collesalvetti-Vada – per superare la nota problematica dei finanziamenti da assicurare alla realizzazione del progetto, mentre in una logica di sviluppo integrato del territorio, viene definito come obiettivo prioritario quello di consolidare ulteriormente l'offerta insediativa dell'Interporto Vespucci, studiando un piano di azione per il reperimento di nuove aree e servizi da mettere a disposizione delle imprese.

In tema di transizione energetica, invece, l'obiettivo strategico rimane quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione del sistema portuale. Nel Pot si sottolinea dunque l'impegno preso dall'Ente portuale per sviluppare con efficacia il progetto di cold ironing nei porti del sistema.

Nel merito, nel 2023 sono state aggiudicate le procedure di appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori necessari per la realizzazione degli interventi di elettrificazione delle banchine nei porti di Livorno, Piombino e Portoferraio; attualmente è in corso la progettazione esecutiva ed è previsto l’inizio lavori nel IV trimestre del 2024.

Resta però da soddisfare il punto ad oggi più carente dell’intera progettualità sul cold ironing: l’assenza di impianti rinnovabili di prossimità con cui alimentarlo in modo (anche economicamente) sostenibile. Seguendo le orme di quanto già da un decennio sta accadendo nei principali porti del nord Europa, il circolo Legambiente Livorno propone da tempo di installare fino a circa 300 MW di impianti eolici per l’autoproduzione di energia, che possa alimentare da terra le navi ormeggiate in porto abbattendo drasticamente l’imponente inquinamento atmosferico (e climatico) oggi imposto alla città da questi giganti del mare.

Nel frattempo, l’Adsp guarda anche a nuove filiere lungo le rotte della transizione energetica, in particolare per quanto riguarda l’idrogeno verde, ovvero prodotto a partire da fonti rinnovabili: su questo tema l'azione dell’ente sarà focalizzata su alcuni Paesi ed aree con cui riprendere o attivare proficui rapporti di cooperazione, a cominciare dal continente africano.

Dopo aver attivato un Memorandum di intesa con l’Autorità Portuale di Damietta su temi di importanza rilevante ed attuale, con l’obiettivo immediato di redigere uno studio di fattibilità per una supply chain di importazione di idrogeno verde in Europa dall’Egitto che preveda il ruolo centrale del porto di Livorno, la Port Authority ha oggi allo studio ulteriori proposte di collaborazione con altri porti dell'Egitto, del Marocco e dell'Algeria.

Redazione Greenreport

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