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Legambiente: no all’ampliamento della base militare a Pisa e a Pontedera

In Commissione ambiente della Camerale le osservazioni al decreto legge n.89 del 29 giugno: impatto ambientale in aree ad alto valore naturalistico
 |  Toscana

Il “DL infrastrutture” prevede  20 milioni per fronteggiare l’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione e accelerare l’avvio dei lavori relativi alla realizzazione della sede del Gruppo intervento speciale del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania” e del Centro Cinofili, in provincia di Pisa. Si tratta di finanziamenti per l’ampliamento della base militare a Pisa e a Pontedera, contro il quale Legambiente ha presentato le sue osservazioni di contrarietà alla realizzazione delle opere.

L’accesso agli atti da parte del cigno verde ha permesso di valutare che «Si tratta di un progetto con conseguenze ambientali rilevanti, anche in aree riconosciute ad alto valore naturalistico dalla stessa Commissione europea, da valutare approfonditamente sia a Pisa che a Pontedera. In particolare, nell’area del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli è prevista la realizzazione di nuovi edifici in un’area boscata intatta, all’interno del perimetro recintato della base italiana CISAM, distruggendo qualche decina di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale a dominanza di farnia, con centinaia di esemplari secolari, oltre a pinete di pino domestico, che sono habitat Natura 2000. L’intento che sembra emergere è, in realtà, quello di assumere decisioni in deroga a tutte le procedure di pianificazione previste dalla legge, sia in campo urbanistico che naturalistico. Non solo: trattandosi di habitat pregiati nell’Area Interna del Parco, il progetto a livello ecologico è peggiorativo rispetto a quello di Coltano, che era in un’Area Contigua a vocazione agricola, oggetto di una manifestazione nazionale di protesta del 2 giugno 2022».

Invece, per Legambiente a Pontedera «La prevista pista per automezzi è nient’altro che la riproposizione di un vecchio progetto di autodromo a fini commerciali, fermato qualche anno fa, anche grazie alle osservazioni di Legambiente, per l’impatto ambientale e per quello insostenibile sulla vicina antenna interferometrica VIRGO, una struttura gestita dall’Istituto nazionale di fisica nucleare per la ricerca delle onde gravitazionali, su cui il nostro Paese ha investito decine di milioni di euro partecipando a un progetto internazionale di ricerca. La nuova pista presenterebbe gli stessi inconvenienti dell’autodromo».

l’associazione ambientalista fa presente che «Le linee progettuali sono state approvate dalla Comunità del Parco il 18 settembre scorso, con 2 soli voti a favore su 7. Al momento, però, i tecnici del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli non hanno ricevuto nessuna informazione ufficiale, né sono stati interpellati sul progetto, che non ha quindi ricevuto nessuna preventiva valutazione, come la VincA, la valutazione d’incidenza. Questi elementi rappresentano le tante criticità oggettive, sulla base delle quali Legambiente Toscana e i circoli di Pisa e della Valdera sono impegnati da tempo per opporsi a questo progetto».

Nelle sue osservazioni Legambiente  chiede di «Soprassedere al finanziamento previsto nel decreto in esame, e che venga aperto un confronto pubblico e le procedure necessarie a chiarire gli aspetti sopra elencati»  e auspica che «Si proceda con celerità, destinando le dovute risorse alla bonifica dell’ex reattore nucleare “Galileo Galilei”, spento dagli inizi degli anni ’80 per mettere definitivamente in sicurezza l’area. Infatti, rimane anche il problema dei rifiuti radioattivi stoccati nel CISAM, non è ancora dato conoscere la quantità né le condizioni in cui sono custoditi i rifiuti». Legambiente conclude invitando il Parlamento a «Sollecitare maggiore trasparenza da parte del Ministero della Difesa».

Redazione Greenreport

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