
Dopo il sostegno di Musk all'estrema destra, le vendite di Tesla crollano in tutta Europa

In attesa delle prossime elezioni politiche in Germania – dove si voterà il prossimo 23 febbraio, in un clima già infuocato –, alcuni elettori tedeschi stanno già votando col proprio portafoglio: l’Autorità federale dei trasporti automobilistici (Kba) documenta che a gennaio sono state immatricolate solo 1.277 Tesla nel Paese, con un crollo del 59,5% rispetto allo stesso mese del 2024.
Ad avere inciso sulla tendenza potrebbe essere in parte l’attesa verso il nuovo Model Y della casa automobilistica guidata dall’oligarca Elon Musk – uomo più ricco del mondo e oggi principale consigliere del presidente Usa Donald Trump –, ma in base a un rapporto di Schmidt Automotive Research, i cittadini tedeschi «potrebbero aver reagito ai commenti di Musk» sulla politica locale, da quando ha reso esplicito il sostegno al partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD).
Secondo Ferdinand Dudenhöffer, direttore del Center Automotive Research (Car) Institute tedesco, il comportamento di Musk è «estremamente dannoso» per Tesla: «Nessuno vuole essere associato a tutto questo... Tesla e Musk sono quasi inseparabili».
Come evidenzia l’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle (DW), nell’ormai lontano 2022 Tesla aveva raggiunto risultati straordinari sul mercato tedesco, diventando il marchio di auto elettriche più venduto dell'anno. Oggi Tesla è al terzo posto, con una quota di mercato inferiore al 10% nel 2024, e mentre le sue immatricolazioni crollavano del 59,5%, al contempo le vendite complessive di veicoli elettrici in Germania sono cresciute del 53,5% rispetto a gennaio 2024. Non si tratta dunque di un calo generalizzato della domanda di auto elettriche; piuttosto, i consumatori tedeschi hanno preferito case automobilistiche nazionali e cinesi, al posto di Tesla.
La stessa tendenza è in corso nei principali mercati europei per le auto elettriche. In base ai dati messi in fila dal New York Times, oltre che in Germania le vendite di Tesla sono crollate in Francia (-63%), Regno Unito (-12%), Svezia (-44%) e Norvegia (-38%). Pure in California – il mercato più grande per le auto elettriche negli Usa – le vendite sono diminuite dell’11,6% nel corso dell’intero 2024, mentre negli Stati Uniti le vendite di auto e camion elettrici crescevano dell’1,2%.
Visto l’ingente esborso economico necessario per acquistare una Tesla, questi dati in calo riguardano però le abitudini di consumo di una fetta minoritaria della cittadinanza nei vari Paesi presi in esame, mentre l’appeal dell’estrema destra sta crescendo sì tra l’élite dei ricchissimi – per evidenti vantaggi nel supportare politiche ultra-conservatrici – ma anche tra gli operai e la piccola borghesia in impoverimento. Fasce sociali spaventate dal vorticoso cambiamento di un mondo sempre più complesso e dunque difficile da interpretare, lasciandosi così andare alla tentazione di votare l’uomo forte di turno che possa proteggerle. L’ennesimo campanello d’allarme che sottende la necessità di promuovere sostenibilità sociale oltre che ambientale, redistribuendo le sempre più ingenti ricchezze concentrate in poche mani.
