22 Nov, 2019
La conferma da una collaborazione tra le università di Pisa, Firenze e Sydney: «La previsione di quello che dovrebbe essere lo stimolo in arrivo può dominare la percezione e perfino annullare completamente la nuova informazione sensoriale»
«Molte delle nostre percezioni sono di fatto allucinazioni predittive»
Siamo abituati a pensare che il nostro modo di interfacciarsi col mondo sia oggettivo e imparziale, in grado di restituire una fotografia esatta della realtà “esterna”, quando in realtà i complessi meccanismi cerebrali che regolano le percezioni umane mediano e interpretano gli input in arrivo agli organi di senso in modo tutt’altro che asettico. Uno studio appena pubblicato sulla rivista “Current Biology”, risultato di una collaborazione internazionale tra le università di Pisa, Firenze e Sydney, conferma questa tesi, dimostrando che la nostra percezione dei suoni è condizionata dall’eco d...