Terna sta portando sott’acqua l’Internet of Things
Per portare avanti la transizione energetica le dorsali realizzate attraverso cavi elettrici sottomarini saranno sempre più diffuse: basti pensare al Tyrrhenian Link da 970 km che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania, oppure all’interconnessione elettrica Elmed tra Italia e Tunisia.
Entrambe opere in capo a Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, che non a caso sta avviando una sperimentazione della tecnologia dell’Internet of Underwater Things (IoUT) in collaborazione con Wsense, società deep-tech leader nel monitoraggio e nei sistemi di comunicazione per l'ambiente subacqueo.
Il cosiddetto “internet delle cose”, portato sott’acqua, sarà essenziale per il monitoraggio delle condizioni ambientali nelle vicinanze delle infrastrutture energetiche.
La tecnologia dell'Internet of Underwater Things offre promettenti prospettive per il monitoraggio delle condizioni ambientali subacquee, rappresentando un esempio della twin transition, energetica e digitale – spiega Giacomo Donnini, direttore Grandi progetti e Sviluppo internazionale di Terna – La tecnologia sperimentata con Wsense, in questo contesto, potrebbe tracciare la strada per implementare approcci innovativi alla mitigazione ambientale e alla tutela dell'ecosistema marino».
Stavolta la sperimentazione della tecnologia IoUT si è svolta nelle acque del Mar Tirreno, nel canale di Piombino.
In dettaglio, Wsense ha predisposto un sistema di sonde sottomarine, collegate l’una con l’altra in una rete wi-fi subacquea per la trasmissione dei dati. Attraverso questo network sottomarino è stato possibile acquisire in tempo reale, per un periodo di tempo prolungato e continuativo, dati per il monitoraggio dell’ecosistema marino relativi a diversi parametri: rumore subacqueo, correntometria, clorofilla, temperatura e torbidità dell’acqua.
«Da molti anni utilizziamo la sensoristica IoT per monitorare lo stato della rete di trasmissione, al fine di migliorarne l’affidabilità e la resilienza – argomenta Massimiliano Garri, direttore Innovation & Market solutions di Terna – Insieme a Wsense, per la prima volta ci siamo spostati sotto la superficie del mare e abbiamo sperimentato le potenzialità di una rete di trasmissione dati sottomarina in grado di rilevare quegli aspetti dell’ecosistema subacqueo a noi utili per realizzare e gestire con sempre maggiore efficienza i grandi collegamenti sottomarini. L’Internet of Underwater Things rappresenta per Terna un nuovo orizzonte di possibilità per ottimizzare la trasmissione dell'energia elettrica sotto il mare».