Skip to main content

I 17 agenti patogeni di assoluta priorità per lo sviluppo di nuovi vaccini

Studio Oms: spostare l'attenzione dalla redditività commerciale all'effettivo onere sanitario
 |  Scienza e tecnologie

Lo studio “Identifying WHO global priority endemic pathogens for vaccine research and development (R&D) using multi-criteria decision analysis (MCDA): an objective of the Immunization Agenda 2030”, pubblicato su eBioMedicine da un team internazionale di ricercatori guidato da Mateusz Hasso-Agopsowicz dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), rappresenta il primo tentativo globale di stabilire sistematicamente la priorità degli agenti patogeni endemici in base al loro impatto sulla salute a livello regionale e globale e ne indica 17 che causano regolarmente malattie nelle comunità e per i quali bisogna o realizzare nuovi vaccini che attualmente si trovano in diverse fasi di sviluppo.
L'Oms ha chiesto a esperti internazionali e regionali di identificare i fattori più importanti per loro quando decidono quali vaccini introdurre e utilizzare. L'analisi di queste preferenze, combinata con i dati regionali per ciascun patogeno, ha portato ai primi 10 patogeni prioritari per ciascuna regione dell'Oms. Gli elenchi regionali sono stati quindi consolidati per formare l'elenco globale, risultando in 17 patogeni endemici prioritari per i quali è necessario ricercare, sviluppare e utilizzare nuovi vaccini.
Ecco l’elenco Oms dei patogeni endemici prioritari:
Patogeni per i quali è necessaria la ricerca sui vaccini. Streptococco di gruppo A; Virus dell'epatite C; L'HIV-1; Klebsiella pneumoniae
Patogeni per i quali è necessario sviluppare ulteriormente i vaccini. Citomegalovirus; Virus influenzale (vaccino ad ampia protezione); Specie di Leishmania; Salmonella non tifoide; Norovirus; Plasmodium falciparum (malaria); Specie di Shigella; Stafilococco aureo
Patogeni per i quali i vaccini si stanno avvicinando all'approvazione normativa, alla raccomandazione politica o all'introduzione. Virus della dengue; Streptococco di gruppo B; Escherichia coli patogeno extra-intestinale; Micobatterio della tubercolosi; Virus respiratorio sinciziale (RSV).
Lo studio dell'Oms è il primo sforzo globale per dare sistematicamente la priorità ai patogeni endemici in base a criteri che includono il carico di malattia regionale, il rischio di resistenza antimicrobica e l'impatto socioeconomico e riconferma la necessità di dare priorità alla ricerca e lo sviluppo (R&S) sui vaccini, compresi quelli per l'HIV, la malaria e la tubercolosi, tre malattie che complessivamente uccidono circa 2,5 milioni di persone ogni anno.
Inoltre, lo studio individua patogeni quali lo streptococco di gruppo A e la Klebsiella pneumoniae come massime priorità per il controllo delle malattie in tutte le regioni, evidenziando l'urgenza di sviluppare nuovi vaccini per i patogeni sempre più resistenti agli antimicrobici.
Hasso-Agopsowicz ha ricordato che »In passato la R&S sui vaccini era solitamente influenzata dalla redditività. Di conseguenza, le malattie che colpiscono gravemente le regioni a basso reddito hanno ricevuto poca attenzione. Ci auguriamo che questo rappresenti un cambiamento essenziale per spostare l'attenzione dalla redditività commerciale dei nuovi vaccini all'effettivo onere sanitario, in modo che la ricerca e lo sviluppo di nuovi vaccini siano guidati dall'onere sanitario e non solo dalle opportunità commerciali. Abbiamo chiesto a esperti con esperienza in epidemiologia dei patogeni, medici, pediatri, esperti di vaccini di tutte le regioni dell'Oms, in modo da garantire che l'elenco e i risultati che produciamo riflettano realmente le esigenze delle diverse popolazioni in tutto il mondo. Prevediamo che lo studio orienterà i futuri investimenti in ricerca e sviluppo sui vaccini, anche da parte di finanziatori, ricercatori e sviluppatori di vaccini, ma anche dei decisori politici, poiché possono decidere se introdurre questi vaccini nei programmi di immunizzazione».
Il nuovo elenco di priorità globali di patogeni endemici dell'Oms per la ricerca e sviluppo di vaccini supporta l'obiettivo dell'Immunization Agenda 2030 di garantire che tutti, in tutte le regioni del mondo, possano beneficiare di vaccini che li proteggano da malattie gravi. Per l’Oms, «L'elenco fornisce una base di prove equa e trasparente per stabilire agende regionali e globali per la ricerca e sviluppo e la produzione di nuovi vaccini, e intende fornire ad accademici, finanziatori, produttori e Paesi una chiara direzione su dove la ricerca e sviluppo di vaccini potrebbe avere il maggiore impatto.
Questo lavoro di definizione delle priorità globali per i patogeni endemici integra il WHO R&D blueprint for epidemics che ha identificato i patogeni prioritari che potrebbero causare future epidemie o pandemie, come il Covid-19 o la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).
I risultati di questo nuovo rapporto sui patogeni endemici rientrano nel lavoro dell'Oms per identificare e sostenere le priorità e le esigenze di ricerca dei programmi di immunizzazione nei Paesi a basso e medio reddito, per informare l'agenda globale R&S sui vaccini e per promuovere strategicamente lo sviluppo e l'adozione di vaccini prioritari, in particolare contro i patogeni che causano il maggiore onere per la salute pubblica e il maggiore impatto socioeconomico.
Kate O'Brien, direttrice del dipartimento immunization, vaccines and biologicals dell'Oms, conclude: «Troppo spesso le decisioni globali sui nuovi vaccini sono state guidate esclusivamente dal ritorno sull'investimento, piuttosto che dal numero di vite che potrebbero essere salvate nelle comunità più vulnerabili. Questo studio utilizza un'ampia competenza regionale e dati per valutare vaccini che non solo ridurrebbero significativamente le malattie che hanno un impatto notevole sulle comunità oggi, ma ridurrebbero anche i costi medici che le famiglie e i sistemi sanitari devono affrontare».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.