Il ministero dell’Ambiente al lavoro sull’estrazione di litio da geotermia
Il dicastero dell’Ambiente ha organizzato oggi a Roma il workshop strategico Estrazione del litio dalle brine geotermiche: potenziale e sfide future, iniziando a dare seguito all’apertura – manifestata dal ministro Pichetto lo scorso marzo – all’impiego della geotermia per incrementare l’approvvigionamento sostenibile di questa materia prima critica per la transizione ecologica.
Il worksho ha affrontato la catena di approvvigionamento integrata per la produzione di litio low carbon – congiuntamente alla produzione di energia rinnovabile da geotermia –, evidenziando le carenze normative e legislative a vari livelli di governo, soffermandosi sulla ricerca scientifica e sulle sfide dei settori pubblico e privato.
Per l’occasione, l’auditorium del ministero ha riunito i principali esperti sull'estrazione del litio con un focus particolare sul mercato italiano; l’appuntamento è sottolineato l'impegno dell'Italia a rilanciare la crescita della sua industria geotermica, sfruttando il vasto potenziale del calore rinnovabile presente nel sottosuolo come pietra angolare della sua strategia energetica a lungo termine.
Uno sviluppo particolarmente atteso in Toscana, dove la Regione – che ha manifestato la volontà di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile da geotermia – dovrà valutare il Piano industriale su cui è al lavoro Enel green power, in qualità di gestore delle uniche centrali geotermoelettriche attualmente in attività nel Paese (tra le province di Pisa, Siena e Grosseto), per poi concedere o meno un rinnovo ventennale delle concessioni minerarie che ne sottendono l’esercizio.
Tra i relatori del workshop odierno spiccano rappresentanti del ministero tra cui Marilena Barbaro (direttore generale, Dg Fta), rappresentanti di ordini e associazioni, Emanuele Emani (Consiglio nazionale dei geologi), Riccardo Corsi (vicepresidente Unione geotermica italiana), enti di ricerca tra cui Nunzia Bernardo (Rse), Andrea Dini (Cnr Pisa), Ciro Romano (Cnr Napoli), aziende italiane di settore con Lorenzo Favaro (Steam), Geoffrey Giudetti (Enel green power), Joseph Bonafin (Turboden), Sebastien Bumbolo (Iren/Altamin).