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Il Parco di San Rossore vuole sperimentare la lotta biologica contro la cocciniglia

Bani: «Le azioni messe in atto hanno dimostrato la loro efficacia nel contenere e rallentare il fenomeno, ma non riescono ad eradicare l'insetto che continua a diffondersi»
 |  Natura e biodiversità

Sabato 11 gennaio, dalle 9 alle 13, alla Camera di commercio di Pisa potrebbe aprirsi un nuovo fronte nella lotta alla cocciniglia tartaruga, l’insetto che ha già devastato vaste aree di pinete nel Lazio e che si è ormai insediato anche nell’area del Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

Sarà proprio il parco toscano a organizzare il convegno 'La difesa del pino domestico dalla cocciniglia tartaruga' al quale partecipano esperti nazionali dell'accademia dei Georgofili e del Crea, il consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria', ed i responsabili del Parco e del servizio fitosanitario regionale.

Dopo il ritrovamento di un focolaio a Tirrenia, il servizio fitosanitario regionale insieme a Comune e Parco si sono subito attivati data la potenziale pericolosità. La Regione ha emanato un piano di azione con differenziazione in zone ed una serie di azioni che vanno dal monitoraggio al trattamento endoterapico, cioè l’inoculazione di un insetticida anti-cocciniglia, fino all’abbattimento in caso di alberi definitivamente compromessi, non ancora presenti, oppure di piante di piccole dimensioni. Al momento circa 1800 piante sono state trattate dal Comune di Pisa e su altre 800 sta intervenendo il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana. Ma ancora non basta.

«Le azioni messe in atto, a partire dal trattamento endoterapico, hanno dimostrato la loro efficacia nel contenere e rallentare il fenomeno, ma non riescono ad eradicare l'insetto che continua a diffondersi - spiega il presidente del Parco Lorenzo Bani - Nel convegno sarà illustrata la situazione nel Parco ed in generale nel nostro territorio e chiederemo al Ministero dell'Ambiente di dare il via all'iter che rende possibile la sperimentazione sull'antagonista biologico, già individuato nella specie Thalassa montezumae, che può essere decisivo nel contrasto a questa infestazione che in alcune parti d'Italia ha già raso al suolo ettari di pinete come a Castelporziano».

Redazione Greenreport

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