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Regolamento Ue sulla Deforestazione, slitta di un anno l’applicazione delle nuove norme

Schneider: «Questo tempo deve essere utilizzato in modo efficace per garantire che le misure annunciate siano attuate in modo coerente»
 |  Natura e biodiversità

L'Organizzazione delle nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura (Fao) stima che tra il 1990 e il 2020, un’area di 420 milioni di ettari di foreste, equivalente a una superficie più grande dell’intera Unione Europea, sia andata perdura a causa della deforestazione.

Per combattere questo fenomeno, il Parlamento europeo ha adottato nell’aprile 2023 un regolamento volto a prevenire la deforestazione legata al consumo di prodotti come bovini, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone e carta stampata. Una misura che rappresenta un passo cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, la cui attuazione è stata però rinviata di un anno.

Le imprese avranno dunque un anno in più per conformarsi al regolamento, che vieta la vendita nell'Ue di prodotti provenienti da terreni disboscati; la nuova scadenza è fissata al 30 dicembre 2025 per i grandi operatori e commercianti, mentre le microimprese e le piccole imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2026.

La proposta di rinviare l’entrata in vigore della normativa è arrivata in risposta alle preoccupazioni espresse da Paesi dell'UE, Paesi terzi, commercianti e operatori, che hanno segnalato difficoltà a rispettare le norme entro la fine del 2024.

Il WWF ha accolto con favore il mantenimento dei principi fondamentali del regolamento UE contro la deforestazione, tuttavia l’organizzazione ha espresso un forte dissenso sul rinvio di un anno dell’applicazione della legge, evidenziando le gravi conseguenze ambientali di tale decisione, che potrebbe tradursi in un ulteriore anno di perdita di foreste e biodiversità.

«Questo tempo deve essere utilizzato in modo efficace per garantire che le misure annunciate nella dichiarazione vincolante della Commissione siano attuate in modo coerente per garantire prevedibilità lungo tutta la catena di approvvigionamento – commenta la relatrice Christine Schneider (PPE, DE) –  Il Parlamento seguirà con attenzione la procedura mirata a ridurre la burocrazia per garantire che le parole della Commissione siano seguite da azioni. Il nostro obiettivo rimane chiaro: il regolamento non deve avere un impatto negativo sulle parti interessate e sui consumatori.»

Per entrare in vigore, il rinvio deve essere approvato formalmente dal Consiglio Ue e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea entro la fine del 2024.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it