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Meno del 10% della plastica prodotta nel mondo deriva da materiale riciclato

Il dato emerge da uno studio realizzato dall’Università Tsinghua di Pechino. I ricercatori hanno analizzato campioni dei 400 milioni di tonnellate prodotti nel 2022: di queste, solo 38 milioni di tonnellate, pari al 9,5%, sono state riconosciute come ottenute da procedure di riciclo
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Meno del 10% della plastica prodotta in tutto il mondo è realizzata con materiale riciclato, mentre la maggior parte è prodotta da combustibili fossili, principalmente carbone e petrolio. A rivelarlo è uno studio realizzato dall’Università Tsinghua di Pechino e pubblicato sulla rivista scientifica Communications Earth & Environment

I ricercatori hanno analizzato campioni dei 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte nel 2022. Di queste, solo 38 milioni di tonnellate, pari al 9,5%, sono state riconosciute come ottenute da materiali riciclati. Nel dettaglio, il 36,2% dei rifiuti plastici è stato inviato direttamente in discarica mentre il 22,2% è stato incenerito. Solo il 27,9% dei rifiuti è stato avviato al riciclo, ma di questi, il 50% è stato effettivamente riciclato, il 41% incenerito e l’8,4% smaltito in discarica.

Lo studio mette in evidenza anche altri aspetti relativi all’utilizzo e al riciclo di questo materiale. Mentre la Cina è il più grande produttore e consumatore di plastica, gli americani consumano più plastica pro capite, l’equivalente di 216 kg a persona all'anno. Ma gli Usa sono anche il paese che ha registrato uno dei tassi di riciclaggio più bassi, pari ad appena il 5%.

Nel testo viene sottolineato che milioni di tonnellate finiscono ogni anno nell'ambiente o negli oceani, sotto forma di microplastiche che si infiltrano nei corpi idrici, negli alimenti e persino nel corpo umano. Il ciclo di vita della plastica è anche responsabile di circa il 4% delle emissioni globali di gas serra.

Nonostante il 40% dei rifiuti plastici globali sia finito in discarica nel 2022, si registra un miglioramento rispetto al 79% stimato tra il 1950 e il 2015. Tuttavia, l’aumento dell’incenerimento, con il 22,2%, solleva preoccupazioni proprio per le emissioni dei gas serra. Il riciclaggio è complicato dalla presenza di scarti alimentari o di etichette sugli imballaggi, o dalla diversità e complessità degli additivi utilizzati nei materiali. Un altro ostacolo, viene evidenziato, è di tipo economico: spesso è più conveniente produrre plastica vergine che riciclarla. Ma non è la soluzione giusta dal punto di vista della tutela ambientale. La ricerca sottolinea l'importanza di migliorare le infrastrutture di riciclo, ridurre l'uso di plastiche vergini e standardizzare le politiche globali per la gestione dei rifiuti. Queste azioni sono essenziali per mitigare gli effetti ambientali e conseguire gli obiettivi di sostenibilità. I dati indicano una transizione lenta verso un modello economico circolare, con notevoli opportunità di miglioramento nella gestione del ciclo di vita della plastica.

Redazione Greenreport

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