
Immaginare un futuro sostenibile per l’Europa del 2050

Come soddisferemo i nostri bisogni di cibo, alloggio, energia e mobilità nel 2050? Quali importanti sconvolgimenti – dai disordini globali al collasso climatico o al collasso digitale – potrebbero rimodellarli? E come possiamo proteggere questi vitali sistemi di produzione e consumo da eventuali sconvolgimenti futuri? Sono queste le domande alle quali cerca di rispondere il rapporto “Imagining a sustainable Europe in 2050: exploring implications for core production and consumption systems', pubblicato oggi dall’European Environment Agency (EEA) che esamina come potrebbero evolversi i sistemi alimentari, energetici e di mobilità e l'ambiente costruito in Europa. L’EEA ricorda che «Questi sistemi, essenziali per soddisfare i bisogni primari degli europei, determinano anche notevoli pressioni ambientali e climatiche, rendendo fondamentale analizzare come potrebbero evolversi entro il 2050».
Il rapporto arriva subito dopo che l'Unione europea ha appena lanciato la strategia "Preparedness Union" che punta a rafforzare la capacità Ue di prevenire e rispondere alle minacce emergenti, tra cui i cambiamenti climatici e le catastrofi naturali, e mira a rafforzare l'uso della previsione strategica e dell'anticipazione per comprendere meglio i rischi e le minacce future e i loro effetti a cascata.
Imagining a sustainable Europe in 2050 prende in esame quattro futuri immaginati o “immaginari”, sviluppati dall'AEA e dalla sua rete Eionet, ed esplora come i sistemi chiave europei potrebbero evolversi in ciascun possibile futuro. Ogni “immaginario” esplora un percorso distinto, plasmato da diversi fattori sociali, modelli di governance e ruoli tecnologici: Tecnocrazia per il bene comune: la sostenibilità si raggiunge attraverso il controllo statale a livello nazionale, che dà priorità agli interessi collettivi della società. La tecnologia consente un monitoraggio e un controllo senza precedenti dei sistemi sociali ed ecologici. Unità nelle avversità: gli europei rispondono alle gravi crisi ambientali, climatiche ed economiche autorizzando l'Ue a utilizzare misure normative rigorose, dall'alto verso il basso e basate sul mercato, per stabilire limiti rigorosamente applicati all'attività economica. Il grande disaccoppiamento: le imprese innovative sono le protagoniste principali. Il loro successo è dovuto alle innovazioni tecnologiche, soprattutto nella bioeconomia, che consentono di dissociare la crescita del prodotto interno lordo dagli impatti ambientali negativi. Ecotopia: gli attori della società civile hanno portato a un cambiamento nel pensiero e nell'azione collettiva. Le comunità locali si riconnettono alla natura, mentre la tecnologia viene utilizzata con parsimonia per favorire stili di vita sostenibili. I consumi e l'uso delle risorse vengono notevolmente ridotti.
IL rapporto fa notare che «Gli “immaginari” offrono percorsi diversi per il soddisfacimento dei bisogni degli europei. Eppure, alcune soluzioni emergono in tutti e quattro i futuri. Il passaggio a fonti proteiche alternative, l'uso di soluzioni basate sulla natura, l'elettrificazione dei trasporti, la riqualificazione e la ristrutturazione degli edifici esistenti e l'espansione dei sistemi di energia rinnovabile sono solo alcune delle soluzioni individuate nel rapporto come abilitanti della sostenibilità in tutti e quattro i futuri. Questi elementi comuni forniscono una serie di direzioni a prova di futuro per un cambiamento sistemico».
Per valutare la solidità di questi futuri e identificare le maggiori vulnerabilità, il rapporto ha sottoposto ogni scenario a uno stress test rispetto a grandi eventi dirompenti, che sembrano più probabili nell'attuale contesto di crescente incertezza. Il rapporto prende in considerazione eventi dirompenti come un collasso massiccio dei sistemi digitali, disordini globali, disastri climatici o una crisi finanziaria globale, contribuendo così a identificare un insieme di capacità che potrebbero aiutare la società a gestire il cambiamento sistemico e a costruire resilienza e che possono essere raggruppate secondo cluster tematici: governance collaborativa e anticipatoria; impegno sociale e creatività; connessione con la natura ed empatia; pianificazione territoriale e uso multifunzionale del territorio; Intelligenza artificiale e digitalizzazione; preparazione agli shock.
Imagining a sustainable Europe in 2050 viene pubblicato in un momento di profondo cambiamento, nel quale l’Unione Europea sta ripensando il suo ruolo globale, puntando a promuovere la competitività e garantire una prosperità sostenibile. l’EEA conclude: «La valutazione evidenzia chiaramente che una visione sistemica e a lungo termine è fondamentale per sviluppare risposte politiche che tengano conto di un'ampia gamma di possibilità, sfide e opportunità. Rivolto ai decisori politici, agli esperti dei quattro sistemi di produzione e consumo, nonché ad altri attori sociali in cerca di ispirazione, il rapporto invita i lettori a immaginare futuri resilienti e sostenibili e a iniziare a costruirli oggi stesso».
