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Rifiuti zero = cento impianti di trattamento. L’economia circolare vista da Genova

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Il pacchetto normativo europeo sull’economia circolare approvato recentemente fissa obiettivi ambientali e di qualità ambiziosi e sfidanti, ma si scontra con un quadro normativo italiano complicato e incerto e con un settore industriale sottodimensionato e fragile.

Un Paese responsabile e moderno deve invece poter disporre di un sistema di gestione dei rifiuti adeguato ed evoluto, di impianti con capacità e tipologie di dimensioni corrispondenti alla domanda lungo tutta la filiera. Servono dunque impianti di trattamento e di recupero, ma servono anche impianti di smaltimento finale capaci di gestire i rifiuti residuali, quali gli scarti generati dal pro-cesso di riciclo, e quelli che non possono essere avviati a recupero o a trattamenti.

Con questo spirito Amiu – l’azienda partecipata del Comune di Genova che si occupa di igiene ambientale – organizza per domani al Palazzo della Meridiana (Salita San Francesco 4, Genova) un convegno d’ampio respiro, con l’obiettivo primario di condividere proposte e suggerimenti utili a delineare un ciclo virtuoso per ridurre i rifiuti, aumentare la differenziata e rendere auto-sufficiente la comunità genovese sotto il profilo industriale.

PROGRAMMA CONVEGNO

09.30 Registrazione e welcome coffee 10.00 Saluti dell’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora 10.15 Introduzione lavori presidente AMIU Ivan Strozzi 10.30 Interventi di: Filippo Brandolini, Vice presidente Utilitalia Chicco Testa, Presidente Fise Assoambiente Andrea Fluttero, Presidente Unicircular Monica Tommasi, Presidente Amici della Terra 12.00 Dibattito. Confronto e idee 12.45 Conclusioni del direttore generale AMIU Tiziana Merlino 13.00 Chiusura lavori Sindaco di Genova Marco Bucci

Per maggiori info: https://www.amiu.genova.it/rifiuti-zerocento-impianti-di-trattamento/ 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.