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A Radicondoli la geotermia si sviluppa insieme al turismo: +42% di arrivi dal 2019

Guarguaglini: «Sviluppare turismo ambientale coi percorsi della geotermia, ma anche riqualificazione dei due centri storici coi lavori del teleriscaldamento»
 |  Enogastronomia moda turismo

Dopo la flessione dovuta alla pandemia, la domanda turistica a Radicondoli (SI) – che da mezzo secolo grazie alle centrali gestite da Enel rappresenta il secondo Comune produttore di energia rinnovabile da geotermia, dietro solo a Pomarance – la domanda turistica è tornata a crescere in maniera costante. Rispetto al 2019, gli arrivi sono cresciuti del 42%, le presenze del 32%. In termini assoluti l’incremento si traduce in 1.632 turisti e oltre 8 mila presenze in più.

Questi sono i dati che emergono dall’analisi svolta da Terre di Siena Lab in merito all’andamento del turismo sul territorio nel 2023.

«Questi dati ci raccontano di una domanda in crescita in questi anni e la capacità anche di ricominciare dopo il Covid – spiega il sindaco, Francesco Guarguaglini – Dati che premiano anche il lavoro di promozione fatto. Ora guardiamo avanti. È importante incentivare la creazione di nuove attività turistiche agevolando gli investitori attraverso il Piano operativo e i piani di miglioramento agricoli ambientali per creare nuovi posti di lavoro e mantenere gli esistenti. Ed ancora, dobbiamo sviluppare la “proposta turistica”».

Per farlo, la coltivazione della geotermia non rappresenta un ostacolo ma semmai un’opportunità di sviluppo. Guarguaglini si sofferma infatti in particolare su «turismo ambientale (sentieri, percorsi storici, percorsi naturalistici, percorsi della geotermia). Ma anche riqualificazione dei due centri storici con i lavori del teleriscaldamento, con un’attenzione anche all’arte nelle strade, nei vicoli e in quello che sarà il vero giardino della comunità: il giardino del monastero. Un luogo incantato dove natura, arte e musica realizzeranno momenti importanti per il turista, ma anche il chi ha deciso di venire a vivere a Radicondoli».

Più nel dettaglio, nel 2023 del turismo a Radicondoli il 73% degli arrivi e l’84% delle presenze hanno avuto origine da soggiorni di turisti stranieri, contro il 27% ed il 16% di matrice domestica.

Ma da dove arrivano i turisti? Anche nel 2023 la Lombardia si è confermata primo bacino regionale di provenienza della domanda nazionale, seguita da Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Campania; queste regioni hanno generato il 71% del movimento turistico nazionale. Tutti questi mercati hanno rafforzato la propria presenza rispetto al 2019. Tra gli stranieri, il principale paese di provenienza è stata ancora una volta la Germania, seguita da Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Polonia. Il bilancio dal 2019 è positivo per il mercato tedesco (+12%), per quello statunitense (+12%), per i francesi (+62%) e per i polacchi (+129%), al contrario sono diminuite le presenze dei turisti britannici (-30%). Sempre dai dati elaborati per l’anno 2023 emergono alcune differenze di comportamento tra turisti italiani e stranieri. I primi, pur preferendo le stagioni più calde, hanno scelto con una certa frequenza anche il primo e soprattutto l’ultimo trimestre. I secondi, invece, hanno concentrato le loro presenze quasi esclusivamente tra il secondo ed il terzo trimestre e in misura molto minore nell’ultima parte dell’anno.

Passando dal focus su Radicondoli ad abbracciare l’intera Toscana geotermica, oltre a soddisfare il 33% del fabbisogno elettrico regionale e a rappresentare più del 70% della produzione toscana da fonte rinnovabile, già oggi la risorsa geotermica fornisce calore utile a riscaldare circa 13mila utenti, 26 ettari di serre e aziende agricole ed artigianali, alimentando anche un’importante filiera del turismo sostenibile con 60mila visite annue tra i poli museali, gli impianti, i percorsi di trekking tra le manifestazioni naturali dei territori geotermici.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.