Skip to main content

Concordia, Arpat: «Per ora nessuna contaminazione delle acque»

 |  Acqua

Sul fronte della rotazione della Costa Concordia, si registrano buone notizie anche in merito al rischio contaminazione delle acque intorno al relitto.  Lo afferma Arpat che ha effettuato i prelievi circa 5 ore dopo l'inizio delle operazioni di raddrizzamento del relitto e quindi durante la prime fasi in cui era prevedibile la fuoriuscita di una certa quantità di acque interne.

I punti indagati sono stati 4 e, ad eccezione del punto presso il dissalatore, sono stati scelti in funzione della situazione delle correnti marine del momento, per garantire la rappresentatività del campionamento.

I punti sono: P2 in prossimità della prua (già monitorato da sempre); P1x a metà strada fra la prua ed il molo del faro rosso, del porto; P6 presso il dissalatore (monitorato da sempre - riferimento); Largo fuori dalla zona di interdizione direttamente dal Poseidon (riferimento bianco)

Dai risultati parziali delle analisi, spiegano da Arpat, si evince che idrocarburi e solventi sono inferiori alle soglie di rilevabilità analitica; vi è una leggera e diffusa presenza di tensioattivi in concentrazione paragonabile ai giorni precedenti l'operazione di raddrizzamento.

I tenori di fosforo sono analoghi ai risultati precedenti le operazioni di raddrizzamento cioè inferiori o uguali alle concentrazioni di riferimento utilizzate dall’Osservatorio mentre i metalli e ftalati sono inferiori alle soglie di rilevabilità analitica o presenti in concentrazione inferiore o uguale al riferimento utilizzato dall’Osservatorio.

Le analisi microbiologiche ed ecotossicologiche che richiedono tempi di esecuzione di 48 h, sono ancora in corso. Nelle prossime ore, seguiranno i risultati completi e quelli dei prelievi effettuati nelle ore successive.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.