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Rotazione Concordia: Arpat monitorerà le acque intorno all’area interessata

 |  Acqua

Per lunedì prossimo, giorno più probabile per l’avvio della procedura di rotazione del relitto della Costa Concordia all’isola del Giglio, le previsioni meteo, stante al bollettino Lamma odierno, danno tempo incerto sulla Toscana con probabilità di precipitazioni anche se con cumulati non molto abbondanti.

Vedremo più avanti se queste previsioni sono confermate e soprattutto vedremo quali saranno le condizioni del mare che più influiscono sulla delicata operazione. In ogni modo, giorno più, giorno meno, siamo ormai prossimi al via della fase operativa del progetto di rimozione.

«La fase del ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale, detta parbuckling, durerà alcuni giorni in quanto il movimento dovrà essere molto delicato e soggetto ad un costante controllo- hanno spiegato da Arpat-. Si agirà mediante martinetti idraulici (strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali ed alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. Si tratta di una fase particolarmente delicata dove si devono compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza deformare lo scafo».

L’Agenzia regionale per l’ambiente e il territorio è particolarmente interessata a questa fase della rimozione del relitto, perché durante la rotazione della Costa Concordia è naturalmente previsto il rilascio di parte delle acque contenute al suo interno. Nelle scorse settimane tra l’altro sono stati prelevati circa 2000 metri cubi di tali acque e le analisi effettuate non hanno riscontrato problemi significativi.

«L’Agenzia seguirà tutta la fase della rotazione, provvedendo a campionamenti delle acque nell’area interessata sia durante il parbuckling che nei giorni a seguire, per individuare l’entità, l’estensione e la durata dell’inquinamento prodotto» hanno sottolineato da Arpat.

Redazione Greenreport

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