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Nella nuova Commissione Ue il Green deal si fa in quattro. Fitto verso la vicepresidenza, ma depotenziata

 |  Editoriale

Dopo settimane d’intensi negoziati e molte fibrillazioni, la presidente Ursula von der Leyen ha presentato stamani i candidati a comporre la nuova Commissione europea, chiamati all’esame dell’Europarlamento nelle prossime settimane.

Lo sfondo «è quello della competitività nella transizione gemella», ovvero verde e digitale, come spiega la presidente sulla scia del rapporto Draghi presentato nei giorni scorsi: l’obiettivo è «costruire un'economia competitiva, decarbonizzata e circolare, con una transizione equa per tutti».

La Commissione chiamata a guidare questo percorso è composta da 20 commissari e 6 vicepresidenti esecutivi, ma con una differenza importante rispetto al passato, che ridimensiona anche il ruolo affidato al commissario italiano in pectore, ovvero Raffaele Fitto.

Ogni commissario, sottolinea nel merito la von der Leyen, «è uguale e ha la stessa responsabilità di realizzare le nostre priorità. Ciò significa che tutti i commissari devono lavorare insieme. In questo spirito, ogni vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio su cui concentrarsi, per il quale dovrà lavorare con altri commissari. Perché ciò che riguarda la sicurezza riguarda la democrazia, ciò che riguarda l'economia riguarda la società e ciò che riguarda il clima e l'ambiente riguarda anche le persone e le imprese. Ecco perché non abbiamo un livello extra di vice-presidenti». Stavolta non c’è dunque una chiara gerarchia tra commissari e vicepresidenti.

Per quanto riguarda in particolare le tematiche ambientali in senso lato, le competenze sono suddivise tra quattro commissari. La spagnola Teresa Ribera sarà vicepresidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva. Sarà inoltre responsabile della politica sulla Concorrenza: «Guiderà il lavoro per garantire che l'Europa resti sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi stabiliti nell'European green deal, e per decarbonizzare e industrializzare la nostra economia allo stesso tempo», sottolinea von der Leyen riecheggiando ancora il rapporto Draghi. Wopke Hoekstra sarà il commissario per Clima, net zero e crescita pulita; continuerà a lavorare sull'implementazione delle politiche climatiche e sull'adattamento, sulla diplomazia climatica e sulla decarbonizzazione.

Per completare il quadro dei commissari più direttamente collegati con la transizione ecologica, ci sono infine due importanti novità: la prima è rappresentata da Jessika Roswallm, che sarà commissaria per Ambiente, resilienza idrica – definita «una grande priorità per gli anni a venire» – e economia circolare competitiva. La seconda è incarnata da Dan Jørgensen, che sarà il commissario per l'Energia e l'edilizia abitativa, due temi che s’incrociano nell’efficientamento energetico degli edifici: «Il suo lavoro contribuirà ad abbassare i prezzi dell'energia, investire in energia pulita e a garantire la riduzione delle nostre dipendenze. Sarà il primo Commissario per l'edilizia abitativa in assoluto, esaminando tutti gli aspetti – sottolinea von der Leyen –, dall'efficienza energetica agli investimenti e alle costruzioni». 

L’Italia, invece, come già accennato trova il “suo” esponente in Raffaele Fitto, che sarà vicepresidente esecutivo per la Coesione e le riforme, sulla scia del lavoro incentrato sul Pnrr portato finora avanti nel Governo Meloni: «Sarà responsabile del portafoglio che si occupa di politica di coesione, sviluppo regionale e città – argomenta la presidente – Faremo affidamento sulla sua vasta esperienza per contribuire a modernizzare e rafforzare le nostre politiche di coesione, investimento e crescita». Viene dunque affidata a Fitto, insieme al commissario Dombrovskis, anche la delega sul Pnrr.

A chiudere il cerchio delle vicepresidenze esecutive sono infine chiamati Henna Virkkunen (Sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia, responsabile anche del portafoglio sulle tecnologie digitali e di frontiera), Stéphane Séjourné (vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale, sarà inoltre responsabile del portafoglio Industria, Pmi e Mercato unico), Roxana Mînzatu (vicepresidente esecutivo per le Persone, le competenze e la preparazione) e Kaja Kallas (Alto rappresentante per la politica estera).

Infine, a completare i candidati alla nuova Commissione europea sono chiamati:

Maroš Šefčovič, nel doppio ruolo di commissario per il Commercio e la sicurezza economica, un nuovo portafoglio che include anche la politica doganale, e commissario per le Relazioni interistituzionali e la trasparenza. Valdis Dombrovskis, anche in questo caso nel doppio ruolo di commissario per l'Economia e la produttività da una parte, e di commissario per l'Attuazione e la semplificazione dall’altra. Dubravka Šuica sarà la commissaria per il Mediterraneo, un nuovo ruolo, che la porterà anche a essere responsabile del più ampio vicinato meridionale.

Piotr Serafin sarà il commissario per il Bilancio, la lotta alle frodi e la pubblica amministrazione; Olivér Várhely sarà commissario per la Salute e il Benessere degli animali; Andrius Kubilius sarà il commissario per la Difesa e lo spazio; Marta Kos sarà commissario per l'Ampliamento dell’Ue – lavorerà in primis per sostenere l'Ucraina, proseguire il lavoro di ricostruzione e aiutare i paesi candidati a prepararsi all'adesione, e sarà responsabile anche per il vicinato orientale; Jozef Síkela sarà il commissario per le Partnership internazionali; Costas Kadis sarà il commissario per la Pesca e gli oceani; Maria Luís Albuquerque sarà commissaria per i Servizi finanziari e l'Unione dei risparmi e degli investimenti, Hadja Lahbib sarà commissaria per la Preparazione e la gestione delle crisi, un altro nuovo portafoglio che si occuperà di resilienza, preparazione e protezione civile; Magnus Brunner sarà il commissario per gli Affari interni e la migrazione; Ekaterina Zaharieva sarà commissaria per la Ricerca e l'innovazione; Michael McGrath sarà commissario per la Democrazia, la giustizia e lo stato di diritto, Apostolos Tzitzikostas sarà commissario per i Trasporti e il turismo sostenibili, Christophe Hansen sarà il commissario per l'Agricoltura e l'alimentazione; Glenn Micallef sarà Commissario per l'equità intergenerazionale, la cultura, i giovani e lo sport.

Luca Aterini

Luca Aterini, toscano, nasce settimino il 1 dicembre 1988. Non ha particolari talenti ma, come Einstein, si dichiara solo appassionatamente curioso: nel suo caso non è una battuta di spirito. Nell’infanzia non disegna, ma scarabocchia su fogli bianchi un’infinità di mappe del tesoro; fonda il Club della Natura, e prosegue il suo impegno studiando Scienze per la pace. Scrive da sempre e dal 2010 per greenreport, di cui è oggi caporedattore.