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Primo nido di tartaruga marina del 2024 in Toscana

E’ la prima nidificazione nell’Italia non insulare. E si mobilitano in anticipo anche i tartawatcher di Legambiente all’Elba
 |  Toscana

L’associazione TartAmare ha confermato sulla sua pagina Facebook che «Una grossa Caretta caretta ha deposto le sue uova sulla spiaggia antistante la pineta di Roccamare.  Quando il team scientifico è arrivato sul posto, La traccia era stata cancellata dal forte vento di Scirocco e, in parte, dal mare particolarmente mosso di questi giorni. Erano invece, per fortuna, ancora visibili le tracce di scavo e ricoprimento che ci hanno permesso di individuare la camera del nido!»

l’associazione che ha base a Grosseto sottolinea che «Siamo orgogliosi di questo ritrovamento: si tratta del primo nido dell’Italia non insulare del 2024, deposto proprio nel giorno in cui per noi inizia il monitoraggio alla ricerca delle tracce. Un sentito ringraziamento alla Capitaneria di Porto per l’intervento tempestivo e a chi ha provveduto a segnalare loro la traccia. Grazie al Comune di Castiglione della Pescaia per essere stato, come sempre, rapidissimo nelle operazioni di messa in sicurezza del nido e alla Comunità della Pineta di Roccamare che per la terza estate si prepara a ospitare una bella nidiata di tartarughine».

Tartapedia spiega che «Erano circa le ore sei di stamani quando Emiliano Ruggi e Mauro Valentini, ospiti del Camping Village Rocchette, hanno segnalato alla Capitaneria di Porto di Castiglione della Pescaia (GR) la presenza di una tartaruga marina sulla spiaggia antistante la pineta di Roccamare. I militari sono tempestivamente giunti sul posto per mettere in sicurezza l’area, nell’attesa che il personale autorizzato dell’associazione tartAmare giungesse in spiaggia per verificare l’eventuale deposizione delle uova. Nonostante le tracce di entrata e uscita dell’esemplare fossero state quasi completamente cancellate dal forte vento di scirocco, la body pit era ben visibile e così per il team scientifico non è stato difficile individuare la posizione della camera d’incubazione e quindi delle uova. Questa deposizione è la prima che avviene quest’anno nell’Italia non insulare e segue le otto messe in sicurezza in Sicilia, di cui una sull’Isola di Lampedusa».

La prima nidificazione in Toscana ha immediatamente mobilitato anche i tartawatcher di Legambiente Arcipelago Toscano, i volontari che hanno dato il via in anticipo alla ricerca mattutina delle tracce di tartaruga marina all’Isola  d’Elba, dove nel 2023 ci fu il record di nidi di Caretta caretta nel territorio regionale.  

Tara taAmare e Legambiente ricordano che in caso di avvistamento di una traccia o di una tartaruga in deposizione bisogna chiamare immediatamente il 1530 e non prendere iniziative di alcun tipo.

Redazione Greenreport

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